Cibo da strada
Mappa dello street food d’Italia: dal tradizionale al fusion

street food d'Italia

Il gelataio in estate, il caldarrostaio d’inverno, ma anche il venditore di focacce o di piadine: lo street food è antico e intramontabile. Oggi piace più che mai ed è non solo legato alla tradizione, ma anche healthy o fusion, e spesso adatto a esigenze alimentari particolari. Ecco qualche spunto per girovagare mangiando

Ci sono regioni, come Sicilia e Liguria, che non hanno mai abbandonato la lodevole usanza di rifornire i passanti di cibarie assortite; altre che l’hanno riscoperta relativamente da poco, decidendo magari di arricchire l’offerta anche con rivisitazioni in chiave fusion. Comunque sia, il denominatore comune dello street food è lo stesso: un cibo semplice e sfizioso, preparato al momento dal venditore (spesso davanti agli occhi del cliente) nella propria cucina fissa o su ruote. Sì, perché negli ultimi anni i food truck, variopinti furgoni e Ape car, girano per l’Italia per portare ovunque le loro specialità. 

Un pasto easy e… sano 

Ideale come pasto o spuntino, lo street food, come suggerisce il nome, può essere consumato per strada, passeggiando o seduti ai tavolini dei punti di ristoro, su una panchina, in spiaggia; spesso direttamente con le mani. Un modo di mangiare casual e conviviale, che trova il periodo d’elezione in estate. Ma ci si può fidare? Per valutare se l’offerta di street food è sana e di qualità è utile leggere tutto il menu e fare due chiacchiere con lo chef. Date un’occhiata anche all’aspetto del bancone, se è pulito e ordinato, se il cibo sembra fresco, gli ortaggi di buona qualità, così come i condimenti. Se gli ingredienti principali sono spesso semplici, le salse possono risultare un punto delicato per la presenza di zuccheri e additivi e per i tipi di grassi utilizzati. In caso di dubbio meglio chiedere. Un particolare riguardo va dedicato anche alla sicurezza alimentare, soprattutto per il pesce, che deve essere conservato in frigo o sul ghiaccio.

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Per intolleranti e vegan 

Il cibo di strada strizza l’occhio anche a vegani, intolleranti al glutine e latticini. In parte vegana, quindi anche senza lattosio, l’offerta di FirenZEN a Firenze, appunto, mecca dei piatti asiatici: per esempio ravioli fatti a mano con pasta al matcha e farcia di spinaci e bambù, o involtini thai con vermicelli e germogli di soia. Insolito il maritozzo ripieno di scarola, olive e pinoli del Maritozzo Rosso di Roma. Interessante anche la pizzella al vapore di Bob Alchimia a Spicchi (Montepaone, in provincia di Catanzaro), con cavolo e aglio neri, crema di piselli e pomodori secchi. Sul versante celiaco/sudamericano ecco El maìz a Roma, con arepas (focaccine morbide di mais) ai fagioli neri e formaggio o ai pomodori, formaggio e avocado. Invece El Caminante a Milano offre panini di mais bianco con funghi, fontina e porri o dolci, con le mele. 

Cibo di strada in giro per lo stivale

Alcuni esempi di street food tradizionale che potete trovare nelle varie parti del Paese e, grazie al franchising, oggi reperibile un po' su tutto il territorio nazionale. Con qualche eccezione per cui... serve il viaggio.

Piemonte. Miasse sottili: cialde croccanti di polenta, da gustare con crema di ricotta alle erbe.

Lombardia. Sciatt: frittelle valtellinesi, tonde e gonfie, di saraceno e formaggio Casera.

Trentino Alto Adige. Strauben o fortaies: frittelle a spirale con confettura di mirtilli.

Friuli. Frico friulano: tortino salato di patate e formaggio.

Liguria. Farinata ligure: sottile focaccia di farina di ceci cotta in forno, gluten free e veg. Focaccia di Recco: focaccia sottile di farina, olio e molto formaggio.

Toscana. 5 e 5 a Livorno: panino con farinata di ceci e melanzane. Più ghiotto e vegano di così!

Emilia Romagna. Piadina: da gustare con formaggi e verdure.

Marche. Crescia sfogliata di Urbino: sembra una piadina, ma è croccante e sfogliata; cercate la versione con olio invece che con strutto e gustatela con la caciotta locale.

Lazio. Pinsa: diffusissima focaccia, croccante fuori e morbida dentro grazie alla lavorazione naturale, all'alta idratazione e alla doppia cottura dell'impasto, realizzata con grano, soia e riso.

Umbria. Torta al testo: focaccia cotta su un disco di ghisa o pietra, da accompagnare con formaggi o verdure.

Campania. Pizza a portafoglio: è una pizza da passeggio, di dimensioni ridotte e chiusa di lato.

Puglia. Puccia salentina: panino di grano duro con poca mollica, farcito variamente (cipolla, pomodori, olive). Rustico leccese: torta di sfoglia farcita con besciamella, pomodoro e mozzarella.

Sicilia. Sfinciuni: una focaccia alta in due versioni. Palermitana con pomodoro, cipolla, caciocavallo, primosale e sarde salate; bagherese senza pomodoro e dal sapore più robusto. Panelle: sono sottili frittelle di farina di ceci, prive di glutine.

Sardegna. Seadas: grossi ravioli dolci farciti con miele e pecorino.

 

Mappa dello street food d’Italia: dal tradizionale al fusion - Ultima modifica: 2023-07-19T08:00:51+02:00 da Redazione

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