Il tè da sempre è protagonista di storie antiche e mitologiche originarie dei più svariati continenti. Ne sono la riprova personaggi a cui sono associate le sue leggende, come per esempio il Budda, che lega a questa bevanda alla chiarezza di mente, accompagnata da un’intensa spiritualità. Il tè è un arbusto della specie camelia sinensis, la cui area di provenienza originaria sono stati gli altopiani tibetani e le montagne della Cina. In particolare questo mese vogliamo parlare di tre tipologie di tè che hanno in comune sorprendenti proprietà, note, forse, solo agli intenditori e agli appassionati più esperti. Parliamo di tè verde, tè bancha e tè rooibos. Nonostante le caratteristiche organolettiche così differenti tra di loro, hanno in comune degli straordinari elementi di cui le loro foglioline sono ricche: i tannini, le metilxantine, i polifenoli, le catechine. Tutte sostanze altamente compatibili e assimilabili dal corpo umano che svolgono una funzione benefica sul sistema immunitario, digestivo e nervoso, e sull’apparato circolatorio. Ancor meglio se si tratta di tè biologici, prodotti rispettando severi disciplinari e quindi esenti da sostanze nocive (metossicloro, tecnazene, atrazinan…) che, se pur in piccole quantità, possono essere presenti nei tè convenzionali.
Tè verde
È una tipologia di tè dalle foglie tenere e i cui germogli spuntano in primavera. Vengono infatti raccolti a maggio per essere poi delicatamente seccati senza essere sottoposti a fermentazione, in modo che il contenuto di clorofilla delle foglie non si alteri e conservi il suo caratteristico colore verde scuro. Si ottiene così una foglia leggermente arrotolata, a forma di piccole sfere, che dà vita a una bevanda dall’aroma pieno e dal gusto delicato. Da millenni in oriente il tè verde è considerato una bevanda indispensabile al vigore del corpo e alla chiarezza di mente, una panacea che diminuisce la fatica e procura longevità. Contiene teina, una variante della caffeina, riconoscibile in un tè di buona qualità quando, al momento dell’infusione, si forma un sottilissimo velo in superficie. Come la caffeina, la teina stimola il sistema nervoso, quello cerebrale e circolatorio. La presenza dei tannini ne aumenta la biodisponibilità, cioè la rende più facilmente assimilabile e utilizzabile dall’organismo per un arco di tempo più prolungato.
I benefici del tè verde
Abbassa i livelli di colesterolo, previene la carie dentarie e l’accumulo di placca. Svolge un’azione antibatterica, immunostimolante e antitumorale.
Tè bancha
È la bevanda per eccellenza. Priva di sostanze stimolanti, può essere infatti bevuta tranquillamente anche da bambini e anziani e alla sera. In giapponese la parola bancha significa leggero, appunto, per il suo bassissimo contenuto di teina. Giunto in Europa negli anni ’70, al seguito della dieta macrobiotica, alimentazione a base soprattutto di alimenti integrali. È un tè caratterizzato dall’intenso colore arancio scuro e dal profumo di castagna. Per la raccolta del tè bancha si scelgono le foglie e i rametti della pianta più scuri e forti, quelli di tre anni prima che abbiano avuto tutto il tempo di cedere la teina al resto della pianta. Contiene ferro e calcio, vitamina A e C, oltre alla niacina. In commercio si trovano due tipi di bacha: il hojicha, la cui miscela viene ottenuta raccogliendo le foglie più grosse che ben si presta a essere consumata durante i pasti e il kukisha, ottenuto dai rametti della pianta vecchi di tre anni. Il primo conserva ancora qualche traccia di teina ed è caratterizzato da un aroma tra la nocciola e la castagna, l’altro, totalmente privo di sostanze stimolanti, ben si presta per un uso più frequente.
I benefici del tè bancha
Ha proprietà rimineralizzanti e rinfrescanti, facilita la digestione e il sonno.
Tè rooibos
Il rooibos, dal caratteristico colore rosso, è la bevanda nazionale del Sud Africa. Viene chiamato erroneamente tè, invece, appartiene alla famiglia delle leguminose, come il trifoglio e la soia, e possiede particolari foglie aghiformi. La pianta è un cespuglio rosso, simile alla ginestra, che predilige climi caldi e secchi, con terreni aridi e sabbiosi. Ha trovato infatti il suo habitat sugli altopiani del Sud Africa e della Namibia. La pianta è pronta per la raccolta dopo almeno due anni di crescita e non oltre i dieci. Lavorate interamente a mano, le foglie, una volta colte, vengono tagliate, arrotolate ed essiccate all’aria aperta così da facilitare lo sprigionarsi degli oli essenziali. Si avvia il processo di fermentazione mediante vapori di acqua calda. La bevanda che si ottiene non contiene alcun alcaloide stimolante, ma, similmente alla soia, contiene molti flavonoidi, “ormoni vegetali”, che svolgono una benefica azione nelle sindromi premestruali e nella menpausa.
I benefici del tè rooibos
Riduce fortemente il senso di sete. È un valido aiuto contro la ritenzione idrica, nelle crisi d’asma e inoltre è un calmante del sistema nervoso centrale. Rallenta il processo d’invecchiamento grazie alla presenza di sostanze antiossidanti. Utile la sua azione nei disturbi gastro-intestinali.