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La pera Nashi è uno dei frutti che negli ultimi anni ha cominciato a diffondersi ed essere coltivato anche in Italia con una caratteristica forma a mela, consistenza interna di pera e sapore buonissimo che sa esaltare numerose ricette della salute. Ora si sono scoperte alcune sue ottime caratteristiche in chiave preventiva rispetto all’abuso di alcol e ai suoi effetti più dirompenti che ne impongono ancora di più la sua conoscenza, scopriamole insieme!!!

La pera Nashi fa parte di quel gruppo di frutti che pur provenendo da lontano hanno saputo nel tempo adattarsi al clima della nostra terra e diventarne gradualmente parte intrigante, pionieri relativamente recenti in questo senso sono stati i kiwi che oggi vengono riconosciuti praticamente da tutti come parte della nostra frutta stagionale e sono estesamente coltivati.

Non è ancora a questo livello la pera Nashi e per molti rimane ancora poco conosciuta, ma ci sono aziende ad esempio in Piemonte che la coltivano da ben 30 anni nelle due versioni principali commercializzate.

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La prima che matura a inizio settembre e rimane fragrante per alcuni mesi ha un colore bronzo arancio e un sapore più dolce, la seconda che matura a metà ottobre, ha un colore bronzato meno intenso, una polpa più croccante con gradevolissimi sentori di vaniglia al palato e una maggiore conservazione nel tempo.

Entrambe hanno una forma tondeggiante con buccia liscia piena di puntini gialli che le fa assomigliare più a una mela tanto da venire chiamate anche pere-mele e devo dire che sono veramente buonissime con una forte tendenza a dissetare l’organismo in maniera estremamente piacevole oltre a prestarsi per la realizzazione di ottime ricette che magari avrò modo di portare qui sul blog!

La mia attenzione di oggi è tuttavia più su un aspetto molto interessante di questo frutto che voglio portarvi a conoscere in quanto potrebbe (spero di no in realtà) tornarvi molto utile in caso voleste prevenire gli effetti negativi di una serata diciamo “alticcia”.

È stato scoperto, infatti, tramite uno studio dagli scienziati dell’Agenzia australiana della Scienza “Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation” (CSIRO) che l’assunzione preventiva di un bicchiere di succo di pera Nashi può aiutare a superare molto meglio nausea, mal di testa e gli altri effetti collaterali innescati da un consumo eccessivo di alcolici.

Per dimostrarlo in concreto a un primo gruppo di soggetti sono stati fatti bere 220 ml di succo di pera Nashi prima dell'assunzione di importanti quantità di alcolici, mentre a un gruppo parallelo è stato somministrato un succo placebo.

Così si è visto come nel primo gruppo i postumi più nefasti di una sbornia si erano fortemente attenuati rispetto al secondo gruppo tenendo presente però che l’effetto positivo ha validità solo con l’assunzione preventiva del succo e non con quella successiva alla sbornia, in pratica non vi salva dal danno una volta fatto!!!

Questo perché le molecole contenute nella pera Nashi sono in grado di influenzare fortemente gli enzimi coinvolti nel metabolismo dell’alcol favorendone l’eliminazione da parte dell’organismo e allo tempo bloccandone l’assorbimento.

Lo studio è stato poi anche importante per aver fatto emergere altre funzioni positive derivate dal consumo di questo frutto come una tendenza ad abbassare il colesterolo in eccesso, un contrasto alle infiammazioni più comuni e un rimedio contro la stitichezza.

Insomma ora avete molti motivi in più per scoprire questa eccellente pera e farla diventare sempre più diffusa e apprezzata!!!

Nashi, una buonissima pera a prova di alcol - Ultima modifica: 2021-11-12T17:14:49+01:00 da Giuseppe Capano

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