Scuola di cucina
Benvenuto avocado


Ingrediente versatile e dalla particolare consistenza burrosa, l’avocado in cucina è sempre protagonista. Ecco una utile panoramica di ricette per imparare a utilizzare questo frutto esotico che da qualche anno si è… trasferito in Sicilia

Originario dell’America centrale, ormai l’avocado è stabilmente coltivato in molte regioni calde del Mediterraneo, dove è principalmente diffusa la varietà ibrida Fuerte. In Sicilia, da più di una decina di anni alcune aziende biologiche si sono specializzate con successo nella coltivazione di questo frutto, concentrandosi principalmente sulla pregiata varietà Hass, più resistente e gustosa, con forma ovoidale e buccia rugosa. Le piante si sono acclimatate in maniera ottimale diventando parte della produzione orticola regionale: il raccolto avviene tra dicembre e marzo. E in effetti, in questi anni è diventata sempre più frequente la presenza degli avocado nei negozi di alimentazione biologica.

Avocado: dall’acquisto al piatto

  • Come si prepara: la forma del frutto ricorda vagamente una pera. A seconda della varietà il colore della buccia può variare dal verde scuro a un colore quasi nero, e la superficie presentarsi liscia o rugosa. La polpa di un buon avocado sfuma dal giallo al verde chiaro; la consistenza è morbida, piacevolmente profumata e burrosa, con un grande seme tondo.
  • Matura lentamente: normalmente la raccolta dell’avocado si effettua quando è ancora immaturo perché, anche staccato dalla pianta, continua a maturare. Per questo motivo bisogna fare attenzione quando si acquistano: se sono ancora molto duri bisogna calcolare un’attesa di qualche giorno perché maturino.
  • Quando lo usate? Se pensate di cucinare l’avocado nel giro di uno-due giorni, sceglietelo con la polpa morbida in modo uniforme ma senza parti molli. Se, invece, il consumo avverrà dopo più giorni, preferite esemplari più sodi ma non eccessivamente duri. La buccia deve essere brillante ma non opaca, inoltre devono mancare macchie scure pronunciate, tagli e lacerazioni.
  • Quanto si conserva: i tempi di conservazione dipendono dal grado di maturità del frutto. Se ha già raggiunto la giusta morbidezza, riponetelo in frigorifero, ma, attenzione, per non più di 2-3 giorni. La buccia diventa più scura ma la polpa si preserva meglio. Se invece il frutto risulta ancora troppo duro, per favorire la maturazione lasciatelo a temperatura ambiente chiuso in un sacchetto di carta.
  • Si sposa col limone: una volta sbucciato ed esposto all’aria, l’avocado si ossida con facilità assumendo un colore scuro. Per ovviare del tutto a questo inconveniente, bagnatelo subito con un po’ di succo di limone: il sapore di questo agrume, tra l’altro, si abbina perfettamente a quello dell’avocado.

Tante calorie, ma è salutare

L’avocado è uno strano frutto: poverissimo di zuccheri (ottimo, perciò, per chi soffre di glicemia alta) ma ricco di grassi, in un certo senso è una specie di… oliva gigante. La composizione dei suoi grassi (che possono superare anche 20 g ogni 100 g) è simile a quella dell’olio di oliva, avendo il 75% di grassi monoinsaturi (omega 6). E come l’olio d’oliva, grazie anche alla ricchezza dell’antiossidante vitamina E, aiuta a prevenire l’aterosclerosi e le problematiche relative a cuore e arterie. Da segnalare la quantità di potassio: un avocado ne contiene quanto 2-3 banane, notissime fonti di questo minerale dall’azione anti-ipertensiva. A causa del suo contenuto in grassi, è però consigliabile consumarne porzioni ridotte: 100 g di avocado, infatti, forniscono ben 230 calorie. Tra i fornelli, grazie al gusto non dolce e alla particolare consistenza data in gran parte dai grassi, questo frutto mostra notevoli doti gastronomiche. Tanto che riesce a caratterizzare tantissimi piatti, dagli antipasti, ai primi fino ai dessert. Insomma non c’è che da provare!

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Benvenuto avocado - Ultima modifica: 2019-01-18T09:19:01+01:00 da Redazione

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