Progetto BIOMA


    Mandorla siciliana: biodiversità, proprietà, potenzialità

    Simbolo di resilienza, biodiversità, cultura e identità, la mandorla siciliana è molto più di un semplice frutto a guscio. La coltivazione del mandorlo affonda le sue radici nella storia stessa della Sicilia, a partire dall’epoca greca e romana. Con l'arrivo degli Arabi, nel IX secolo, questa coltura conobbe poi un ulteriore sviluppo, diventando parte integrante del paesaggio e della cultura dell’isola. Lo testimonia il grande patrimonio varietale diffuso nei secoli di coltivazione, che vede la Sicilia come una delle aree più ricche in numero di varietà antiche tipiche. Tra le varietà autoctone siciliane tuttora coltivate: Pizzuta d’Avola, Fascionello, Romana, Chiricupara, Vinciatutti, Cavalera e tante altre. Tutte apprezzate per le loro caratteristiche organolettiche uniche. Un patrimonio agricolo da tutelare.

    Oggi, in epoca di cambiamenti climatici e transizione ecologica, il mandorlo dimostra una notevole adattabilità al clima mediterraneo, alla scarsità idrica e ai principi dell’agricoltura organico-rigenerativa. La pianta è resistente e a bassa richiesta energetica, si presta a tecniche che privilegiano la rigenerazione dei suoli, la creazione di habitat per la biodiversità e il mantenimento di pratiche agricole a basso impatto.Tra le province di Palermo e Trapani, territori con una forte vocazione agricola, ad oggi il mandorlo rappresenta quindi una coltura chiave per rilanciare l’economia locale e contrastare lo spopolamento rurale. Grazie alla sua adattabilità ai terreni aridi, alla bassa richiesta idrica e alla resistenza ai cambiamenti climatici, il mandorlo si presta perfettamente all’agricoltura biologica e rigenerativa, dove la biodiversità è risorsa e non limite.

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    Benefici nutrizionali e proprietà della mandorla

    Dal punto di vista nutrizionale la mandorla è uno degli alimenti vegetali più completi, grazie alla sua composizione:
    • 50% di lipidi (in gran parte grassi monoinsaturi, come l’acido oleico)
    • 25% di proteine vegetali
    • 20% di carboidrati complessi
    fibra dietetica e micronutrienti bioattivi.
    Oltre a essere un’ottima fonte di vitamina E, magnesio, calcio, ferro, acido folico, niacina e riboflavina, la mandorla è tra gli alimenti a basso apporto calorico, con pochi carboidrati disponibili e grassi saturi.

    Vanta inoltre importanti proprietà antiossidanti e prebiotiche e un’azione protettiva a livello cardiovascolare. Altri effetti rilevanti sono confermata da numerosi studi scientifici:
    • riduce i livelli di colesterolo LDL (detto coloesterolo cattivo) nel sangue, abbassando il rischio di malattie cardiache grazie al contenuto di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi;
    • aiuta a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue, grazie al basso indice glicemico e all'alto contenuto di fibre;
    • protegge la pelle dai danni dei radicali liberi, riducendo i segni dell'invecchiamento e migliorando l'elasticità cutanea grazie all’elevato potere antiossidante della vitamina E e di altre sostanze antiossidanti;
    • regola la funzione intestinale supportando la salute della flora batterica intestinale, grazie al contenuto di fibre;
    • rafforza le difese immunitarie.

    Mandorla attivata: un potenziale da sviluppare

    Eppure, nonostante tutte queste proprietà, il pieno potenziale della mandorla può essere ulteriormente sviluppato. Si inserisce in quest’ottica il Progetto BIOMA, che nasce proprio per coniugare tradizione, ricerca scientifica e innovazione alimentare. L’obiettivo del Progetto è valorizzare la filiera della mandorla siciliana, puntando sull’attivazione e pre-germinazione della mandorla.
    La mandorla attivata – ovvero sottoposta a un processo controllato di ammollo e successiva germogliazione – potrebbe potenziare ulteriormente queste proprietà, migliorando la biodisponibilità di vitamine e minerali e aumentando la digeribilità proteica.

    Progetto BIOMA - Ultima modifica: 2025-06-25T14:35:56+02:00 da Redazione

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