Extravergine: evitare le frodi, capire l’etichetta, conoscere il prezzo

acquisto e frodi extravergine
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2.300.000 litri di olio vergine spacciato per extravergine sono stati scoperti nelle scorse settimane. Ma che rischi corre il consumatore? E come scegliere bene al momento dell’acquisto?

L’alimento su cui si concentrano di più le frodi in Italia è, senza dubbio, l’olio extravergine d’oliva.

Guardia di Finanza e Ispettorato centrale repressione frodi del Ministero delle politiche agricole hanno scoperto, sul territorio italiano e proveniente dall’estero, un enorme volume di olio classificato come extravergine, il migliore, che alle analisi è invece risultato olio vergine d’oliva. Ma qual è la differenza? Comporta rischi per il consumo o si tratta di una frode commerciale?

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Nel nuovo episodio del podcast di Cucina Naturale, Venetia Villani, giornalista e tecnologa alimentare, commenta l’operazione che è stata chiamata dalle forze dell'ordine Verum et oleum e spiega le differenze tra olio vergine ed extravergine, ma non solo.

La ricerca della qualità dell’olio, al momento dell’acquisto, passa attraverso alcune indicazioni da scovare in etichetta. Nell’audio viene spiegato che cosa è importante individuare tra le tante voci riportate sulla bottiglia per capire meglio qualità, origine geografica e anche freschezza dell’olio che si sta per acquistare. L’esperta approfitta dell’occasione per ricordare quali sono i nemici della buona conservazione dell’olio e offre consigli per mantenerlo fresco a lungo. Infine, riporta uno studio che ha definito il prezzo minimo medio di un litro di olio extravergine d’oliva italiano o comunitario.


Extravergine: evitare le frodi, capire l’etichetta, conoscere il prezzo - Ultima modifica: 2022-05-11T08:55:12+02:00 da Venetia Villani

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