Nella cucina ayurvedica si preferiscono i chicchi e le farine dei cereali integrali o semintegrali a quelli troppo raffinati dal colore bianco candido. Non è perciò un caso che la pasta proposta in queste pagine sia stata realizzata con la farina semintegrale (o di tipo 2), ricca di fibre come quella che di solito viene usata per panificare nelle cliniche ayurvediche. Inoltre, le mandorle presenti nell’impasto, oltre a conferire una consistenza non comune alla pasta, conferiscono un sapore leggermente dolce e amaro al tempo stesso.
Nella tradizione indiana le mandorle vengono utilizzate in cucina ma anche come rimedio terapeutico. In effetti, oltre a essere un condimento per i piatti sia salati che dolci, le mandorle aiutano a regolare la glicemia e a normalizzare alcune importanti funzioni fisiologiche. Grazie alla ricchezza di principi attivi contenuti, questi frutti a guscio sono consigliati particolarmente per sostenere le persone sottoposte a prove psicofisiche prolungate e aiutano a regolare l’umore. Inoltre rafforzano le zone del corpo massaggiate con il loro olio. Infine, per i più esperti, diremo che il dosha maggiormente rinforzato dal consumo delle mandorle è vata.
Il verde aiuta il fegato
Il pesto di rucola ed erbe aromatiche è caratterizzato dal sapore amarognolo tipico di molte verdure dal colore verde. Nella dietetica ayurvedica si consiglia di mangiare quotidianamente verdure di questo colore per il buon funzionamento di alcuni organi come il fegato e la cistifellea.
Ecco una ricetta per un primo piatto prodigioso!