Le castagne fresche normalmente si mantengono per circa un mese in frigorifero. Tuttavia, se avete una cantina buia e fresca potete conservarle nella sabbia fino a 2-3 mesi. Vi basterà sistemare in un contenitore strati di castagne alternati a strati di sabbia o di segatura. Oppure potete congelarle per un periodo massimo di 12 mesi. Incidetene la buccia e lasciatele congelare stese in un vassoio, poi sistematele in sacchetti. Le castagne congelate potranno essere cucinate in padella o bollite, proprio come se fossero appena raccolte. In alternativa, potete congelarle già cotte e sbucciate.
Mai provato a essiccarle?
L’essiccazione è la modalità di conservazione più antica, e moderna allo stesso tempo. Tuttavia, per ridurre i tempi oggi è vivamente consigliato un essiccatore. Se lo avete, sbucciate le castagne e incidetele lasciando la pellicina attaccata. Quindi sistematele nell’essiccatore a 60 °C per 4 ore, poi a 50 °C per altre 12 ore. A questo punto basterà strofinarle tra le mani per eliminarne la cuticola. Una volta essiccate diventeranno dure, asciutte e lucide, pronte per essere conservate in barattoli di vetro con la chiusura ermetica. Se disponete di un potente frullatore o macinacaffè, potete macinarle riducendole in farina. Anch’essa va conservata in contenitori chiusi ermeticamente. Per rinvenire le castagne secche, e cucinarle come le fresche, sarà necessario un ammollo per almeno 2 ore. Infine, un consiglio sfizioso: dopo averle fatte rinvenire, tuffatele nel latte in ebollizione con una presa di sale, poco zucchero e cannella o semi di vaniglia. Lasciatele cuocere a fuoco lento per almeno un paio d’ore. Otterrete una merenda confortante e nutriente.
Una crema milleusi
Questa crema di marroni alla vaniglia è perfetta a colazione sul pane ma si trasforma in un dessert velocissimo se lavorata con ricotta e servita con meringa o frutta a guscio sbriciolata. Da provare anche abbinata a formaggi saporiti.