I fuori pasto per i cani sono sempre più abbondanti sugli scaffali di supermercati e negozi specializzati per animali. C’è l’imbarazzo della scelta: ossa, pelli, biscotti, barrette, bastoncini, croccantini estrusi di varie pezzature, forme e colori. Ma qual è l’uso corretto?
Perché si usano
C’è chi utilizza gli snack con il desiderio di premiare il cane, altri, invece, li usano per rinforzare il rapporto con l’animale dopo un’assenza giornaliera o come passatempo per il cane quando è lasciato solo in casa. Vediamo, caso per caso, come gestire al meglio la situazione.
Ricompensa
È molto utile premiare il cane in occasione di una risposta positiva o a un comportamento corretto. Gli snack però devono essere scelti tra gli alimenti adatti ai suoi fabbisogni nutrizionali e non bisogna mai abusarne. Il rischio è portare l’animale al sovrappeso.
Passatempo
Se il cane è lasciato per molte ore da solo in casa, la scelta migliore è uno snack che lo tenga occupato per un discreto periodo di tempo.
Igiene dentale
Un capitolo a parte spetta agli snack dentali, ovvero a quei fuoripasto utilizzati per aiutare il cane a prevenire la formazione della placca. Sono utili per favorire in generale l’igiene orale dell’animale. Per la scelta è meglio rivolgersi al veterinario: più il cane mastica, più a lungo dura la pulizia dentale! L’impiego dello snack non determina effetti se è solo occasionale, ma sfocia in un aumento del rischio di sviluppare obesità per il cane se ripetuto quotidianamente e senza attuare un’equivalente riduzione dell’apporto calorico con la dieta.
Scegliere quello adatto
I fattori da considerare nella scelta dello snack sono lo scopo per cui viene dato, le dimensioni del cane, la frequenza di somministrazione e l’apporto energetico fornito. A questo proposito, alcune aziende riportano già in etichetta le calorie dello snack indicando una “dose massima consigliata”.
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