Alimentazione
Cani e gatti possono mangiare il cioccolato?

Cani e gatti possono mangiare il cioccolato?

Per i pet alcune sostanze contenute nel cacao sono assolutamente pericolose. La veterinaria Monica Viacava ci spiega come riconoscere i sintomi da intossicazione e intervenire tempestivamente

Il cioccolato, il tè e il caffè contengono sostanze che hanno effetti pericolosi per cane, gatto ma anche per altri animali come coniglio, piccoli roditori e volatili. Queste sostanze naturali appartengono al gruppo delle xantine e sono la teofillina (tè), la caffeina (caffè) e la teobromina, presente nel cacao. Ingerite e rapidamente assorbite a livello intestinale, entrano nel circolo sanguigno e raggiungono il fegato. Qui, a differenza di quello che accade nell’uomo dove sono trasformate in derivati idrosolubili ed eliminate con l’urina, negli animali rimangono per diverso tempo inalterate e provocano così i loro effetti tossici. La maggioranza delle intossicazioni che si verifica nel cane è dovuta proprio all’ingestione di cioccolato, e i primi sintomi sono ipereccitabilità, tremori, tachicardia (aumento della frequenza cardiaca), rialzo della temperatura corporea, cui seguono bradicardia (riduzione della frequenza cardiaca), convulsioni, incontinenza urinaria e possibile morte.

Quanto è grave?

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La pericolosità del cioccolato dipende dalla dose assunta dal cane o dal gatto. Come per teofillina e caffeina, 100-200 mg di teobromina per chilo di peso corporeo possono risultare letali, mentre con 40-50 mg si possono avere effetti negativi sul sistema cardiocircolatorio e circa 20 mg causano disturbi gastrointestinali (vomito e diarrea). La gravità dell’intossicazione varia quindi a seconda della quantità di cioccolato ingerita ma anche in base al peso e all’età dell’animale (più grave negli animali giovani e in quelli di piccola taglia) e al tempo trascorso prima di apportare le dovute cure. Nel caso del cioccolato è importante riferire durante la visita clinica, oltre alla quantità ingerita, anche se si è trattato di fondente, al latte oppure bianco. La quantità di teobromina cambia, infatti, a seconda della tipologia: una tavoletta di cioccolato fondente da 100 g fornisce 1000-1600 mg di teobromina; se al latte 200-500 mg; quasi trascurabile in quello bianco. In quest’ultimo caso però l’elevato contenuto di grassi può provocare comunque sintomi gastroenterici. Meglio quindi conservare il cioccolato al sicuro, lontano dalla portata dei nostri pet.

In collaborazione con:

Cani e gatti possono mangiare il cioccolato? - Ultima modifica: 2024-03-08T12:51:37+01:00 da Redazione

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