Come vedono gli animali
Dimmi come vedi e ti dirò che animale sei

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Sapevate che le varie specie animali vedono in maniera differente? Scopriamo il perché

Molto spesso si dà per scontato che gli animali vedano le cose esattamente come le vediamo noi; ma non è affatto così. Non solo la loro visione è molto diversa dalla nostra, ma varia anche di specie in specie. Distinguere i dettagli, le forme, i colori, i rilievi e i movimenti assume un’importanza diversa secondo l’ambiente e le modalità di vita dell’animale, ma soprattutto, in base a un concetto che sta ancora più a monte: si tratta di un predatore o di una preda?

Coni o bastoncelli? Una bella differenza

All’interno della retina ci sono due tipi di fotorecettori, i coni e i bastoncelli. Mentre i coni sono utili con la luce del giorno e permettono di vedere a colori, i bastoncelli sono 500 volte più sensibili e servono per la visione notturna. Pertanto, maggiore è il numero di bastoncelli, maggiore è la capacità di vedere al buio. Ci sono animali la cui retina è composta quasi completamente di bastoncelli, come nel particolare caso dei pesci che vivono nelle profondità oceaniche, oppure delle specie che vivono nelle grotte o sotto terra.

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I coni, invece, sono i recettori più efficaci per la visione diurna e per la capacità di distinguere i piccoli dettagli, la cosiddetta acuità visiva. Quindi, un animale che ha bisogno di distinguere i dettagli è dotato di una retina molto ricca di coni. Questo è il caso dell’uomo e di altri animali, tra cui i rapaci diurni, come l’aquila. Una curiosità: l’acuità visiva dell’aquila è dalle cinque alle sette volte maggiore di quella dell’uomo, per questo si dice “vedere come un’aquila”.

Quali animali distinguono i colori?

I coni permettono anche la visione dei colori. La luce bianca si scompone in colori, di cui tre sono quelli fondamentali: il blu, il verde e il rosso. Se un animale possiede solo coni sensibili alle lunghezze d’onda blu, si dice che è monocromatico blu e vede il blu e tutte le tinte simili; se la retina comprende anche una serie di coni sensibili al verde, è dicromatico e la sua visione comprende tutte le sfumature che vanno dai verdi ai blu; infine, se possiede anche una serie di coni sensibili al rosso è tricromatico ed è capace di discernere tutti i colori.

La visione dei colori è una caratteristica poco frequente nel regno animale. Oltre all’uomo sono capaci di distinguere tutti i colori, alcuni uccelli, certi rettili e la maggior parte dei pesci. È interessante sapere che le lucertole e le tartarughe hanno una visione a colori, completa e precisa.

Il coniglio, il ratto e il topo, invece, sono specie notturne e hanno una retina che contiene solo bastoncelli, quindi vedono il mondo in bianco e nero. Cani e gatti vedono come i daltonici, una sorta di bianco e nero migliorato. Il cavallo percepisce il verde, mentre i bovini sono sprovvisti di coni sensibili al rosso: questo significa che il rosso non può stimolare l’aggressività di un toro per il semplice fatto che non lo distingue!

La posizione degli occhi

Altro discorso è quello del campo visivo. La posizione degli occhi, sulla testa dell’animale, concorre a determinare il campo visivo. Se un animale è una preda, il suo campo visivo deve permettergli di sorvegliare al meglio l’ambiente circostante per rilevare in anticipo l’arrivo di un predatore. Per questo motivo, la preda ha gli occhi che sono disposti ai lati della testa offrendo così un campo visivo panoramico. È questo il caso degli erbivori, grandi e piccoli, e del coniglio. In particolare, quest’ultimo possiede un campo visivo eccezionale, e può confermarlo chi tra voi ha cercato di acchiappare un coniglio cogliendolo alle spalle! Infatti, esso, grazie ai suoi occhi, laterali e sporgenti, riesce ad avere un campo visivo di quasi 360°C.

Anche il cavallo, è dotato di un campo visivo estremamente ampio che gli permette di vedere la testa, le braccia e le gambe del suo cavaliere, e questo motiva l’utilizzo dei paraocchi nei cavalli da tiro.

I predatori, invece, hanno solitamente gli occhi posizionati nella parte anteriore della testa, cosa che consente una visione binoculare, più precisa e tridimensionale, ma con un campo visivo ridotto. È il caso dei rapaci e dei carnivori.

Il cane può raggiungere un campo visivo di circa 250° (che varia con la razza, in base alla posizione degli occhi), ma la visione binoculare è ridotta (circa 30-60°).

Certi animali, invece, sommano i vantaggi: così, il camaleonte possiede due occhi indipendenti che offrono un campo visivo straordinario, ma che può far convergere su un solo oggetto per avere un’eccellente visione da vicino.

La capacità di rilevare i movimenti

La maggior parte dei mammiferi ha la capacità di rilevare i movimenti: questo permette loro di vedere, a distanza, anche i minimi movimenti di una preda. Di contro, essi hanno una visione globale di mediocre qualità. Il cane ha una visione sfuocata che gli permette di vedere un uomo che si avvicina, ma non di capire precisamente di chi si tratta; per identificarlo velocemente, deve aspettare di sentirne l’odore o di udirne la voce. Anche il gatto possiede un campo visivo superiore a 250°, ma vede sfuocato alla distanza di 1 metro e vede meglio un oggetto se è in movimento. La sua visione è eccellente la notte e può vedere nel buio assoluto, complice la semplice luminosità delle stelle.

 

Dimmi come vedi e ti dirò che animale sei - Ultima modifica: 2021-10-29T09:40:53+02:00 da Sabina Tavolieri

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