Lo coltivo da me
Focus sui cactus: i consigli per coltivarli al meglio

cactus
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Un piccolo vademecum dedicato ai principianti per avere cactus bellissimi e felici senza complicarsi la vita
Echinocactus

Sono forse le piante più facili in assoluto, anche per i pollici neri infatti è difficile far morire un cactus. Resistono come pochi alle nostre sbadataggini, si accontentano di poca terra e molti, pur arrivando da deserti infuocati, sopportano anche ai nostri inverni. In più vi lasciano partire per le vacanze senza patemi: anche senza complicati sistemi d’irrigazione li troverete sani e salvi al vostro ritorno, magari solo un po’ sgonfi.

La straordinaria resistenza dei cactus però non è una buona ragione per maltrattarli. Se li curate come meritano vi ricompenseranno con splendide fioriture.

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Ecco alcune regole generali per farli felici.

Posizione

Molti li tengono in casa, se li metti in un angolo molto luminoso e con il sole diretto del mattino possono cavarsela egregiamente. Ma durante la bella stagione i cactus adorano stare all’aperto e sentire i raggi battere sulla loro scorza butterata. Non metteteli subito sotto il sole però o regalerete loro una scottatura coi fiocchi. Vanno esposte gradatamente fino ad arrivare al pieno sole. Proprio come noi con l’abbronzatura, hanno bisogno di qualche giorno per sviluppare le difese contro I raggi UV.

Terriccio

L’importante è che sia drenante e che non trattenga l’acqua. Esiste il terriccio specifico per piante grasse, ma potete usare anche quello per agrumi, oppure un buon terriccio universale, però reso più sciolto da qualche manciata di pomice o lapillo e magari anche da un po’ di sabbia. Molti cactus, come l’Astrophytum o cappello del prete, temono molto il marciume del colletto, per cui è meglio coprire la terra con uno strato di ghiaietta, così l’acqua non si ferma mai a contatto con la base.

Vaso

Vanno bene sia la plastica che la terracotta, l’importante è che non siano molto grandi. I cactus crescono di più in un contenitore che sia solo leggermente superiore al loro diametro. Non esagerate con i rinvasi, non hanno bisogno di molta terra, il nuovo contenitore dovrà avere un diametro di 3-4 centimetri più grande. Per loro cambiare casa è uno stress e poi in un vaso troppo grande è più difficile azzeccare la giusta dose di acqua.

Acqua

Sulcorebutia

Innaffiate solo quando il terreno è perfettamente asciutto, eliminando eventuali ristagni nel sottovaso. È decisamente il tipo di pianta che teme l’eccesso di coccole, meglio dimenticarsela che starle troppo addosso. Per migliorare la qualità dell'acqua di rubinetto, lasciatela riposare nell'innaffiatoio almeno 30 minuti, così il cloro presente evapora e il calcare si deposita sul fondo. In inverno molti cactus vanno in dormienza, una specie di letargo, specie se stanno all’aperto. Occorre quindi sospendere le innaffiature. Anche in casa la vitalità rallenta, siate ben sicuri che il terreno sia perfettamente asciutto prima di bagnare, poco, di nuovo.

Concime

Va dato una volta al mese in primavera e in estate. In genere non amano i concimi per piante verdi che sono molto ricchi di azoto. Meglio scegliere un prodotto specifico per piante grasse, che contiene più potassio e meno in azoto. Potete alternare i prodotti professionali con un concime fatto in casa. Si mettono per un giorno a bagno nell’acqua delle bucce di banane (ricche di potassio e calcio) e poi si filtra il liquido ottenuto.

Fioriture

Oltre al concime giusto, spesso hanno bisogno di un po’ di freddo in inverno per poter fiorire abbondantemente durante la bella stagione. Verificate che necessità ha il vostro cactus: c’è chi vuole il gelo come l’echinopsis, o la sulcorebutia, che sopportano anche temperature leggermente sotto lo zero (ma non amano la pioggia), e il Trichocereus che arriva tranquillamente ai -10° gradi. Molti però in inverno hanno bisogno almeno di una serra fredda come le mammillarie o i gymnocalycium.

Crea nuovi esemplari

Astrophytum myriostigma

I più facili da riprodurre sono quelli che crescono per polloni come l’echinopsis o l’eurphorbia daisy Montana. Basta staccare con delicatezza uno dei figli e appoggiarlo su un vaso riempito di terriccio.

I cactus lunghi e stretti come i trichocereus spesso crescono a dismisura. Puoi tagliarne la cima con una lama affilata, ma rigorosamente in trasversale, come si affetta un salame. Così quando piove l’acqua non ristagna sulla pianta amputata, rischiando di attirare muffe e funghi. Poi bisogna far asciugare per qualche giorno la parte tagliata fino a che non sarà rimarginata e infine inserirla nella terra.

Le specie più diffuse come la mammillaria, o l'echinocactus sbocciano in primavera. E dai fiori nascono dei frutti a forma di capsula. Coglietene qualcuna e apritela, all'interno troverete dei semini neri. Lavateli e lasciateli asciugare. Nel frattempo preparate un vaso con del terriccio per piante grasse. Spargete i semi sulla superficie e vaporizzate l'acqua delicatamente con uno spruzzino. Mettete il vaso al sole e mantenete umido il terreno fino a che non vedrete spuntare dei puntini verdi. Sono le nuove piante, d'ora in poi vaporizzate solo a terreno asciutto. Piano piano assumeranno la forma del cactus.

 

Focus sui cactus: i consigli per coltivarli al meglio - Ultima modifica: 2021-04-30T08:00:38+02:00 da Sabina Tavolieri

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