Itinerari gourmet
Modena e dintorni, ecco come diventare turisti balsamici

aceto balsamico
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Scoprire tesori gastronomici unici nel loro genere, insieme ad un patrimonio culturale ed architettonico di eccellenza e diventare “turisti balsamici”. Ecco la novità che offre la zona di Modena: provare l’esperienza del tour nelle acetaie dove sorprendersi degustando in modalità inedite uno degli alimenti più naturali che esistano e che, così, proprio non si era mai assaggiato

In Italia esistono oltre 150 strade del vino e 40 strade dell’olio, un patrimonio immenso che ci consacra meta privilegiata per un turismo enogastronomico di alto livello. Di recente, tra le eccellenze che trionfano sulle tavole italiane, c’è un altro alimento, più precisamente un condimento, che si è elevato a concetto di esperienza e “viaggio”. Stiamo parlando dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P., un prodotto naturale che ha due ingredienti: il mosto d’uva cotto e il lento scorrere delle stagioni.

Un tour alla scoperta delle acetaie è un’esperienza analoga ad un tour tra le cantine: luoghi tipicamente molto suggestivi, pieni di storia e tradizione ed esperti appassionati che spiegano il prodotto e che ne propongono la degustazione in abbinamento ad altri alimenti e sapori.

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Mappa del turista balsamico

Se si associa l’aceto balsamico al prodotto industriale che si trova sullo scaffale del supermercato e che si usa tipicamente per condire, senza pretese, l’insalata; assaggiare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. presso le acetaie è scoprire un prodotto completamente diverso. È assaggiare per la prima volta un prodotto unico al mondo. Ma da dove iniziare il tour delle acetaie e altri tesori gastronomici nella provincia di Modena? Il Consorzio Produttori Antiche Acetaie ha preparato una sorta di mappa del tesoro dedicata agli amanti del turismo slow, che presenta le tante opportunità di visitare, durante tutto l’anno, le acetaie e scoprire il territorio tra Modena e dintorni. Per preparare il proprio percorso, la mappa include dritte molto utili che consentono di unire la visita di un'acetaia a quelle di caseifici e di prosciuttifici, luoghi di interesse culturale e paesaggistico, anche per chi sceglie il cicloturismo. La zona, inoltre, offre “templi” della storia dei motori, una bella idea per unire i gusti di tutta la famiglia.

I percorsi

Tra le parti più divertenti di un tour c’è la sua pianificazione. “Mappa del turista balsamico” alla mano, sono innumerevoli le ipotesi di percorsi da assaporare durante un weekend o qualche giorno in più di vacanza.

Ad esempio, partendo da Modena è possibile scoprire il centro della città, con il suo bel Duomo, scattare un selfie davanti la statua di Pavarotti e poi pianificare una degustazione all’Acetaia Ambrosia e poi uscire di poco fuori città all’Acetaia di Nonno Mario situata in un piccolo e antico borgo in località Fossalta, alle porte della città di Modena, sulle rive del Torrente Tiepido.

È invece una casa trecentenaria quella che ospita l’Acetaia La Noce che dispone anche di una suite esclusiva nell’antico mulino. Da qui è vicino il castello di Monfestino e di Pompeano, il museo della Rosa Antica e l’antica Pieve di Rocca Santa Maria.

Tra le numerose strutture c’è anche l’Acetaia Meloria 1903, una villa dell’inizio del secolo scorso vicino al museo Ferrari di Maranello, alla Casa Museo Luciano Pavarotti e al Palazzo Ducale di Sassuolo.

C’è l’imbarazzo della scelta, ma non solo per le acetaie: la gastronomia modenese è una vera e propria arte dove tradizione, cultura, creatività e passione si amalgamano continuamente grazie a chef straordinari. In questo straordinario contesto è nato il Consorzio tra ristoratori “Modena a Tavola”.

Produttori

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. è ottenuto da mosto d’uva cotto (proveniente da pigiatura di uve trebbiane e di uve dei tipici vitigni modenesi), maturato per lenta acetificazione derivata da naturale fermentazione e progressiva concentrazione mediante lunghissimo invecchiamento. Il Consorzio Produttori Antiche Acetaie, come Consorzio tra produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P., è stato fondato nel 1979 per promuovere la conoscenza di un prodotto dal gusto inimitabile, utilizzato e conosciuto fino ad allora quasi esclusivamente nella provincia di Modena, diffonderne la cultura e promuoverne il consumo. Un’altra realtà di riferimento è l’AED - Associazione Esperti Degustatori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.

 

 

Modena e dintorni, ecco come diventare turisti balsamici - Ultima modifica: 2022-11-15T14:48:15+01:00 da Sabina Tavolieri

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