Semi blindati o semi liberi?


Dalla Rete Semi Rurali italiana una proposta di legge che regolamenti il diritto degli agricoltori al commercio di semi di varietà da conservazione

In occasione del 16 ottobre, Giornata Mondiale dell’Alimentazione, la Rete Semi Rurali italiana, con il sostegno delle Organizzazioni non governative ACRA e Crocevia, ha ufficialmente presentato al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) una proposta di Decreto legge che regolamenti il diritto degli agricoltori al commercio di semi di varietà da conservazione. Si tratta di varietà locali, spesso periferiche rispetto al mercato agroalimentare, ma fondamentali per le loro qualità organolettiche e il loro valore culturale.
Ad oggi la legge italiana che regolamenta il commercio delle sementi esclude gli agricoltori dal mercato. La normativa, che parte da un condivisibile sistema di controllo e di regolamentazione, permette de facto solo alle aziende sementiere di vendere i semi, negando agli agricoltori il diritto fondamentale di selezionare, conservare, scambiare e vendere i propri semi. Anche le varietà cosiddette da conservazione.
Nonostante la legge quadro (l. 1096/71), nei suoi recenti aggiornamenti, preveda il diritto alla commercializzazione delle sementi da conservazione, gli agricoltori italiani stanno ancora aspettando un decreto ministeriale che renda effettivo questo diritto.
La bozza di Decreto proposta da Rete Semi Rurali è stata inviata con lettera raccomandata al competente Ufficio Biotecnologie e sementi del Mipaaf e per conoscenza al ministro Francesco Saverio Romano, al sottosegretario Roberto Rosso e al capo segreteria Benedetto Nicotra.
Copia della lettera e della bozza del Decreto è stata inoltre inviata via e-mail ai referenti regionali della conferenza Stato-Regioni.
L’appello, inviato nella giornata simbolo del diritto al cibo, segna l’avvio della campagna “Semi locali, semi legali!” per informare e sensibilizzare la cittadinanza e i media sul tema: il diritto alla vendita e allo scambio delle sementi garantisce da millenni agli agricoltori il miglioramento e la differenziazione delle loro coltivazioni e dei loro saperi, e garantisce a tutti i cittadini la tutela del bene comune della biodiversità che è alla base del diritto ad un’alimentazione libera e sana.
Qualsiasi cittadino potrà sostenere gli obiettivi della campagna semplicemente scrivendo “Semi locali, semi legali! Anch’io voglio il decreto previsto dall’art. 19-bis della legge 1096/71” all’indirizzo e-mail dell’ufficio Biotecnologie e sementi del Mipaaf: cosvir9@mpaaf.gov.it

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Per informazioni: Riccardo Bocci – coordinatore Rete Semi Rurali: r.bocci@casignano.it; Giuseppe De Santis – desk sovranità alimentare ACRA: giuseppedesantis@acra.it; Antonio Onorati – presidente Crocevia: mc2535@mclink.it

Semi blindati o semi liberi? - Ultima modifica: 2011-11-07T00:00:00+01:00 da Redazione

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