Una bottega di prodotti alimentari a chilometro 0, nel milanese, gestito direttamente dalle persone in cerca di lavoro che, al tempo stesso, faranno dei percorsi formativi utili a trovare una collocazione lavorativa in contesti esterni al progetto
“Progetto Namastè” - si legge in una scheda realizzata dalle persone che hanno elaborato il progetto - sarà una cooperativa sociale avente come obiettivo ultimo il reintegro lavorativo di soggetti in cerca di occupazione nel tessuto economico milanese. La particolarità del centro è che sarà gestito interamente dai suoi beneficiari. Namastè sarà una bottega solidale con prodotti alimentari sfusi e a KM 0 aperta a tutti i cittadini milanesi interessati ad acquistare prodotti sani e genuini provenienti dalle aziende agricole lombarde.
Il negozio sarà gestito direttamente dai beneficiari stessi, cittadini residenti a Milano disoccupati/inoccupati da almeno 6 mesi che ricopriranno posizioni lavorative rilevanti con un contratto retribuito della durata minima di 9 mesi.
Il progetto nasce, infatti, dall’idea che per reinserirsi nel mondo del lavoro due condizioni risultano indispensabili: l’esperienza maturata e la formazione acquisita. Una delle caratteristiche distintive del progetto sta proprio nel consentire ai beneficiari di maturare l’esperienza lavorativa necessaria, all’interno del progetto stesso. I beneficiari, 30% dei quali appartenenti alle categorie di lavoratori svantaggiati tipici delle cooperative di tipo B, saranno quindi i protagonisti che gestendo direttamente il progetto potranno maturare esperienza e formazione indispensabili per ricollocarsi nel mondo del lavoro. Durante questi mesi di collaborazione lavorativa retribuita, il dipendente verrà seguito da Progetto Namastè con un percorso ad hoc anche formativo, al fine di trovare una collocazione lavorativa in contesti esterni al progetto.
Un ulteriore elemento innovativo è l’aspetto sociale: il negozio sarà infatti anche solidale ovvero con il ricavato delle vendite, consentirà a famiglie di disoccupati (dipendenti e non ) di poter fare la spesa pagando in contanti solo una piccola percentuale, il 10% del totale della spesa; il resto verrà saldato attraverso punti assegnati dal progetto in base a criteri oggettivi (mesi di disoccupazione, figli a carico, reddito annuo, canone di affitto ecc). Uno degli obiettivi di Progetto Namastè è infatti superare il classico concetto di assistenzialismo creando al tempo stesso integrazione e punto di incontro tra mondi spesso distanti. Tutto questo in un’ottica di sostenibilità economica e finanziaria. Il progetto sarà infatti in grado di auto sostenersi grazie al fatturato generato dalla vendita dei prodotti.