Con il nuovo contenitore si punta a ridurre l’utilizzo di plastica monouso offrendo un’alternativa riutilizzabile ai bioshopper per l’acquisto dell’ortofrutta e aumentare, così, la consapevolezza e la responsabilità dei consumatori. I promotori ricordano che, grazie all’uso delle sportine riutilizzabili, i sacchetti per la spesa usa e getta in Italia si sono ridotti del 55% negli ultimi cinque anni
Alla vigilia della Giornata mondiale dell’ambiente, dedicata quest’anno alla lotta contro la plastica monouso, EcorNaturaSì, azienda leader nella distribuzione di prodotti biologici e biodinamici sul territorio italiano, e Legambiente hanno presentato un’iniziativa per – si legge su GreenReport - «Ridurre l’utilizzo di plastica monouso offrendo un’alternativa riutilizzabile ai bioshopper per l’acquisto dell’ortofrutta e aumentare, così, la consapevolezza e la responsabilità dei consumatori».
La prima iniziativa di questo tipo in assoluto sul territorio nazionale, prevede la distribuzione di 100mila sacchetti riutilizzabili per l’ortofrutta nei negozi del gruppo EcorNaturaSì, un progetto ambizioso che parte dai negozi specializzati del biologico NaturaSì e Cuorebio, «ma che vuole diventare esempio per tutta la grande distribuzione italiana».
EcorNaturaSì e il Cigno Verde, in vista della nuova direttiva europea contro l’inquinamento da plastica, hanno voluto lanciare «un’iniziativa che guarda oltre le polemiche legate ai sacchetti biocompostabili per l’ortofrutta a pagamento, culminate paradossalmente con un crollo delle vendite dello sfuso e un’impennata degli acquisti di ortofrutta fresca confezionata. L’Italia, infatti, è il settimo paese produttore di rifiuti plastici in Europa, secondo gli ultimi dati l’Eurostat, e negli ultimi sedici anni la produzione pro capite è aumentata leggermente passando da 34.19 chili a 35,05 all’anno».
Secondo l’ultimo rapporto Beach Litter di Legambiente, «solo sulle spiagge italiane il 31% dei rifiuti censiti è stato creato per essere gettao immediatamente o poco dopo il suo utilizzo. Parliamo di imballaggi di alimenti, carte dei dolciumi, bastoncini per la pulizia delle orecchie, assorbenti igienici, barattoli, mozziconi di sigaretta. I rifiuti plastici usa e getta sono stati rinvenuti nel 95% delle spiagge monitorate, a dimostrazione della gravità del problema». EcorNaturaSì spiega che «I sacchetti riutilizzabili sono un passo nella direzione della riduzione dei rifiuti inutili: sono infatti di poliestere, lavabili, traspiranti e riutilizzabili».
A distribuire il 4 giugno Roma, nel punto vendita di Piazza Farnese, i primi sacchetti riutilizzabili per frutta e verdura sono stati il Presidente del gruppoEcorNaturaSì Fabio Brescacin e il Presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani. E il 5, in occasione della giornata mondiale dell’ambiente, saranno distribuiti gratuitamente nei negozi NaturaSì a chi farà una spesa di 50 euro. Naturalmente, chi sceglierà i sacchetti riutilizzabili non sarà costretto a pagare i pochi centesimi previsti dalla legge a carico dei consumatori per i sacchetti di plastica compostabili.
I sacchetti riutilizzabili che saranno venduti nei negozi NaturaSì e Cuorebio pesano 8 grammi, come quelli monouso e sono composti in poliestere con materiale interamente italiano, a realizzarli sono stati i lavoratori della Cooperativa Sociale Quid Onlus: donne e uomini con un passato difficile, chi di violenza e chi di detenzione o emarginazione, che in questo spazio hanno trovato la solidarietà e l’appoggio di esperti capaci di guidarli verso un reinserimento nel mondo del lavoro e la possibilità di crearsi un futuro migliore, con le proprie mani. Brescacin evidenzia che «Il biologico e il biodinamico hanno da sempre nella loro missione la cura della salute della Terra e delle persone. Per far questo non è sufficiente produrre un prodotto sano, ma è necessario intraprendere tutte quelle pratiche che hanno il minor impatto ambientale possibile”Il tema imballaggi a questo proposito diventa cruciale. Nei nostri negozi abbiamo iniziato con i sacchetti riciclabili e compostabili molti anni fa ma reputiamo che, se la possibilità di riciclo è un buon punto, ancora migliore e a minor impatto ambientale è il riutilizzo dell’imballaggio tal quale. Per questo introduciamo questi sacchetti che sono un minimo, ma a nostro avviso significativo contributo, anche culturale, per ridurre il pesantissimo impatto ambientale che fa soffrire la nostra amata Terra. E in futuro abbiamo in programma di affiancare a questi sacchetti anche quelli in cotone riutilizzabili».
Ciafani ricorda che «Grazie all’uso delle sportine riutilizzabili, i sacchetti per la spesa usa e getta in Italia si sono ridotti del 55% negli ultimi cinque anni Lo stesso lo dobbiamo fare per i sacchetti per l’ortofrutta nei supermercati grazie alla diffusione delle retine riutilizzabili. L’importante iniziativa con EcorNaturaSì, prima in assoluto sul territorio nazionale, va proprio in questa direzione, nonostante l’incomprensibile latitanza del Ministero della Salute al quale da sei mesi chiediamo di prendere una posizione ufficiale, sollecitando tutta la grande distribuzione a garantire ai cittadini un’alternativa riutilizzabile alle buste compostabili monouso. Grazie alle retine riutilizzabili per l’ortofrutta, e dopo le norme che hanno bandito le buste usa e getta di plastica tradizionale, i cotton fioc non compostabili e le microplastiche nei prodotti cosmetici, oggi l’Italia fa un nuovo passo in avanti per praticare concretamente la strategia europea per la lotta all’inquinamento da plastica».