L’Aiab calabrese esprime solidarietà all’azienda già vittima in passato di azioni intimidatorie
In seguito alla notizia degli atti intimidatori subìti lo scorso 3 Settembre dall’azienda agricola Biologica ‘A Lanterna, in provincia di Reggio Calabria, AIAB Calabria esprime la sua piena solidarietà e vicinanza alla sua azienda associata. Esordisce così il comunicato stampa dell’Associazione per l’agricoltura biologica calabrese.
L'azienda ‘A Lanterna – continua il comunicato - vittima di ripetuti episodi intimidatori ha subito nella notte tra il 2 e il 3 settembre un incendio di natura dolosa presso la Locanda Cocintum il punto ristoro del Bioagriturismo, preceduto da una lieve esplosione che ha distrutto una delle botti esterne alla locanda. Questo attentato è l’ultimo di una serie: nel 2012 furono incendiati gli alloggi della casa padronale, nel settembre 2011 era andato distrutto il quadro elettrico della pompa dell'irrigazione, nel giugno 2010 fu ritrovata una bottiglia contenente liquido infiammabile con accendino all’ingresso dell’Agriturismo e, infine, nell'agosto del 2009 fu distrutto con un incendio l'uliveto di pertinenza della struttura.
Il presidente di AIAB Calabria Salvino Moro, nell’esprimere solidarietà e sostegno all’azienda ‘A Lanterna, ha dichiarato “E’ necessario condannare tutti gli atti inauditi, intimidatori e gravissimi, che alterano la serenità di tutti gli agricoltori che con le loro buone prassi si impegnano a dare un nuovo volto alla Calabria, vista non più come terra di delinquenza, ma come terra di risorsa per i nostri giovani. Siamo fermamente convinti che operare sul territorio, rispettando il principio di legalità e perseguendo la strada dello sviluppo ecosostenibile, sia la migliore risposta verso questi gesti vili. Ci auguriamo che la magistratura e le forze dell’ordine facciano luce al più presto sugli autori di un tale gesto di inciviltà, sicuri che le autorità competenti sapranno garantire e tutelare tutte le realtà virtuose che operano sul territorio calabrese nella legalità, assicurando alla giustizia gli autori del gesto malsano”.