E’ necessario un piano sementiero nazionale per il biologico


Si tratta di una richiesta già avanzata dalle associazioni del settore, ma questo piano è tanto più necessario e urgente, secondo Vincenzo Vizioli, Presidente federale dell’Aiab, dopo la fusione Bayer-Monsanto. Una fusione che ha come risultato che il 75% del settore sementi e pesticidi è nelle mani di 4 sole grandi multinazionali che non hanno alcun interesse a selezionare semi più adatti all’uso in agricoltura biologica

Un matrimonio che era nell’aria da molto tempo, che molti temevano, e che nei giorni scorsi – si legge in un comunicato dell’Aiab - Associazione italiana per l’agricoltura biologica - è stato ufficializzato. Parliamo della fusione tra i due colossi della chimica e dell’agroindustria, rispettivamente Bayer e Monsanto, che ha ricevuto il placet europeo, in barba ad ogni principio di democraticità dell’accesso al cibo. “Le limitazioni poste alla fusione dalla Commissione sono risibili – dice Vincenzo Vizioli, presidente di AIAB – perché valide solo per il territorio europeo. Ma qui abbiamo a che fare con Multinazionali capaci di spostare ricerca e produzione dove vogliono, nonché affidare attività a società satelliti quali la Basf”.
La fusione darà vita a un gruppo che controlla da solo circa un quarto del mercato dei semi e dei pesticidi mondiali. E consolida nelle mani di tre colossi – oltre al neonato Bayer-Monsanto ci sono Chemchina-Syngenta e Dow-Dupont – il 75% del settore sementi e pesticidi.
“Continua a restringersi in poche e inquietanti mani – dice Vizioli – la biodiversità coltivata nel mondo. Chi controlla i semi produce anche i pesticidi per coltivarle, rendendo praticamente impossibile sperare in selezioni utili a modelli agricoli alternativi come il biologico, Tantomeno credere a studi su varietà resistenti a patologie, che concorrerebbero a diminuire gli introiti dei pesticidi da loro stessi prodotti.
Ancora di più è necessario che si dia vita a un piano sementiero nazionale per il biologico richiesto dalle associazioni del settore, anche per fare qualcosa per non essere una delle tante provincie dell’impero”.

E’ necessario un piano sementiero nazionale per il biologico - Ultima modifica: 2018-03-30T07:00:47+02:00 da Franco Travaglini
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