Un fenomeno che investe soprattutto le province di Pavia e di Brescia
Diversi produttori lombardi hanno scelto di convertire le loro coltivazioni tradizionali in coltivazioni biologiche. Ne da notizia un comunicato stampa pubblicato durante VinitalyBio che si è chiuso il 9 aprile.
A fare la parte del leone è la provincia di Pavia, che con più di 500 ettari di vigneti biologici rappresenta il 58% del totale delle coltivazioni bio della Lombardia. E quasi un quinto di queste vigne sono state convertite nell’ultimo anno. Al secondo posto viene la provincia di Brescia, con i suoi 285 ettari, pari al 32% del totale regionale: un dato in forte crescita, visto che l’area destinata a vigneti bio è cresciuta del 50% negli ultimi 12 mesi.
Come numero di aziende, si conferma la prevalenza delle due provincie citate: prima Pavia, con 44 produttori, mentre Brescia ne annovera 41. Seguono a distanza Mantova (17 cantine, 38 ettari vitati bio, il 20% dei quali in conversione) e Bergamo (11 cantine, 25 ettari, 8% i vigneti in conversione).