“Facciamo un pacco alla camorra” compie dieci anni

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Il “pacco” è un dono natalizio” di prodotti agroalimentari realizzati a partire dai beni confiscati alla camorra, attraverso l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Acquistandolo – anche on line - si dà sostegno a un progetto di agricoltura sociale in corso sui terreni sequestrati alla camorra e promosso dal consorzio N.C.O. Nuova Cooperazione Organizzata di Aversa

L’edizione 2018 dell’iniziativa natalizia promossa dal consorzio N.C.O. Nuova Cooperazione Organizzata - in collaborazione con il comitato don Peppe Diana, Libera Associazioni nomi e numeri contro le mafie e Cittadinanzattiva - sarà - informa un articolo su “Napoli to day” - una grande festa. Verranno ripercorsi momenti e i risultati che hanno contraddistinto questi anni di impegno civile, a favore di un nuovo modello di sviluppo locale, in cui si rimette la persona al centro e si creano opportunità di lavoro dignitoso per persone in difficoltà. Tutto questo attraverso il riutilizzo sociale e produttivo dei beni confiscati alla camorra che, finalmente liberati, ritornano alla collettività. Dieci anni di follia, quindi, non per vincere, ma per convincere le istituzioni, i cittadini, gli imprenditori e soprattutto se stessi che un’altra economia è possibile, che il cambiamento “si può fare”.

La presentazione dell’iniziativa si svolgerà sabato 17 novembre ore 11 a Bacoli (NA), presso il Parco Cerillo, con la partecipazione di Sandro Ruotolo - giornalista e scrittore -, Diego D’Orso della cooperativa sociale Tre Foglie, Fabio Giuliani di Libera Campania, Giuliano Ciano della Nuova Cooperazione Organizzata, dell’attore e drammaturgo Mimmo Borrelli.

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Tutto pronto anche per un tour di cene con i prodotti dei beni confiscati che porterà “Facciamo un pacco alla camorra” a Camposampiero (PD) il 22 novembre, a Zugliano (UD) il 23 novembre, a Marciano di Romagna (RI) il 24 novembre, a San Lazzaro di Savena (BO) il 12 dicembre, a Novellara (RE) il 13 dicembre, a Cento (FE) il 14 dicembre, a Milano il 15 dicembre, a Casciago (VA) il 16 dicembre.

L’iniziativa. “Facciamo un pacco alla camorra” è un pacco-dono natalizio di prodotti agroalimentari realizzati, a partire dai beni confiscati alla camorra, attraverso l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Confetture, sott'oli, confezioni di pasta, bottiglie di vino... sono espressione concreta e tangibile di una filiera di agricoltura sociale sana, biologica, etica ed inclusiva.

Si tratta di una risposta ironica alle tante “fregature” ricevute negli anni dalla criminalità organizzata, dalla malapolitica, dal malaffare. “Fare il pacco” a Napoli significa dare una fregatura, prendersi gioco di qualcuno. Facciamo un pacco alla camorra è, invece, un’idea di riscatto del territorio, uno strumento attraverso cui la società civile può immaginare se stessa a capo di un processo di cambiamento e di riscatto.

Perché acquistarlo. Acquistando o regalando “Facciamo un pacco alla camorra” ogni cittadino può abitare la comunità in modo attivo, responsabile e consapevole, può prendere una posizione, metterci la faccia, indicare una strada.

Dove acquistarlo. Facciamo un pacco alla camorra è acquistabile sugli e-commerce, nei punti vendita indicati su www.ncocommercio.com, durante presentazioni e cene itineranti.

I panieri 2018

Il “pacco” grande (costo 50€) comprende i seguenti prodotti:

- Una bottiglia di vino Asprinio “Terra Matuta” e una bottiglia di spumante di Asprinio prodotte a Casal di Principe dalla Cantina Vitematta (Cooperativa sociale Eureka) a partire dalle uve coltivate presso il “Centro di agricoltura sociale Antonio Di Bona” su un bene confiscato nel comune di Santa Maria La Fossa;

- Due sott’oli bio (melanzane, friariello), una passata di pomodoro bio, due confetture bio (mela annurca e cannella, fragola e limone), prodotti dal primo impianto di trasformazione su un bene confiscato (Bene Confiscato "Alberto Varone", nel comune di Sessa Aurunca, affidato alla Cooperativa Al di là dei Sogni);

- Una confezione di nocciole essiccate prodotte sul bene confiscato “Antonio Landieri”, nel comune di Teano, affidato al Consorzio NCO;

- Una confezione di pasta artigianale prodotta con semola di grano duro biologico Consorzio NCO;

- Una confezione di biscotti artigianali prodotti dalla Fattoria sociale Fuori di Zucca (Cooperativa sociale Un fiore per la vita) utilizzando confetture di frutta realizzate presso il bene confiscato “Alberto Varoone”, nel comune di Sessa Aurunca.
Il pacco piccolo (costo 25€) comprende i seguenti prodotti:

- Una bottiglia di vino Asprinio prodotta a Casal di Principe dalla Cantina Vitematta (Cooperativa sociale Eureka) a partire dalle uve coltivate presso il “Centro di agricoltura sociale Antonio Di Bona” su un bene confiscato nel comune di Santa Maria La Fossa;

- Una confezione nocciole essiccate prodotte sul bene confiscato “Antonio Landieri”, nel comune di Teano, affidato al Consorzio NCO;

- Un sugo pronto “genovese” prodotto dal primo impianto di trasformazione su un bene confiscato (Bene Confiscato "Alberto Varone", nel comune di Sessa Aurunca, affidato alla Cooperativa Al di là dei Sogni);

- Una confezione di pasta artigianale prodotta con semola di grano duro biologico Consorzio NCO;

- Una confezione di biscotti artigianali prodotti dalla Fattoria sociale Fuori di Zucca (Cooperativa sociale Un fiore per la vita) utilizzando confetture di frutta realizzate presso il bene confiscato “Alberto Varoone”, nel comune di Sessa Aurunca.

La grafica, la comunicazione e la stampa di materiale promozionale a cura dell’agenzia di comunicazione sociale Etiket della cooperativa sociale Agropoli che opera sul bene confiscato “La Fabbrica delle idee” nel comune di San Cipriano d’Aversa.

La stampa del packaging è a cura di Sabox Srl.

“Facciamo un pacco alla camorra” compie dieci anni - Ultima modifica: 2018-11-17T16:00:53+01:00 da Franco Travaglini

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