“Finalmente è partita alla Camera la discussione sul progetto di legge per la tutela e lo sviluppo della produzione e dei prodotti biologici di cui è relatore il nostro portavoce Pasquale Maglione. Grazie a questa legge rispondiamo ad esigenze di un settore, quello agricolo, che da anni attende aggiornamenti normativi e migliorie per la tutela del settore biologico". Lo annunciano – riferisce Agricolae EU - i portavoce del Movimento 5 Stelle Chiara Gagnarli e Paolo Parentela, rispettivamente componente e capogruppo in commissione Agricoltura alla Camera dei deputati, tra i firmatari della proposta.
"Tra gli obiettivi di questa legge c’è quello di favorire e promuovere la conversione al metodo biologico delle imprese agricole e agroalimentari del nostro Paese, un settore in costante crescita che rappresenta una fetta importante del Made in Italy. Vogliamo introdurre un marchio per il bio italiano in modo da distinguere tutti i prodotti biologici realizzati con materie prime coltivate e allevate in Italia: solo con la massima trasparenza sull’origine e la filiera dei prodotti, possiamo offrire ai consumatori garanzie sui prodotti che portano in tavola. Tra le novità, prevediamo l’istituzione di un Tavolo tecnico presso il ministero a cui siederanno esperti, ricercatori e rappresentanti del settore della produzione biologica al fine di individuare le criticità e offrire soluzioni. Vogliamo rafforzare la filiera biologica incentivando l’aggregazione dei produttori e saremo i primi al mondo a riconoscere per legge i bio-distretti: così daremo il giusto valore agli attori che operano nei tanti distretti biologici italiani e permetteremo lo sviluppo e la crescita di questi virtuosi sistemi produttivi locali".
“Portare in Aula questa legge è un traguardo importante per il Movimento 5 Stelle, perché investire nel settore del biologico significa puntare su un modello produttivo sostenibile e quindi sulla tutela dell’ambiente, delle tradizioni e della salute dei cittadini. Ovviamente non ci fermeremo qui: porteremo a casa questa legge e continueremo a puntare sulle enormi potenzialità, anche occupazionali, del biologico italiano”, concludono i portavoce del Movimento 5 Stelle.
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