Novità dalla ricerca
Se non amate i broccoli forse non dipende da voi

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Non ci si pensa ma le nostre preferenze alimentari subiscono l’influenza dei gusti degli altri, specie quanto si tratta di cibi non graditi. Una nuova ricerca lo ha confermato mettendo a confronto broccoli, salutari ma non sempre apprezzati, e giovani donne: ecco cosa è stato scoperto

Poveri broccoli, ogni volta che si parla di ortaggi poco amati – per usare un eufemismo visto che molti non ne sopportano neanche l’odore – vengono tirati in ballo come esempio. Perciò non stupisce che un team di ricercatori della britannica Aston University School of Psychology li abbiano scelti come protagonisti di un’interessante ricerca da poco pubblicata su in Frontiers in Psychology per capire se lo scarso gradimento di questi ortaggi – e degli alimenti in generale – possa essere contagioso oppure no. Gli esseri umani tendono a imitare i comportamenti degli altri se li ritengono utili, modificando il proprio modo di agire. Un fenomeno che - come ricordano gli autori della ricerca nel loro articolo di presentazione dello studio – viene chiamato modello sociale e influenza profondamente il comportamento alimentare.

Lo studio in breve

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Per lo studio sono state reclutate circa 200 giovani donne con un età che andava dai 18 ai 30 anni. Le volontarie hanno guardato un video contenente clip di diversi adulti sconosciuti che consumavano broccoli crudi e che mostravano espressioni facciali positive (sorridenti), neutre o negative (disgustate). I ricercatori hanno scelto di concentrarsi solo sulle reazioni femminili per azzerare le possibili differenze di genere in tema di modelli alimentari ai quali conformarsi. È perciò probabile che in un prossimo studio prenderanno in considerazione solo le reazioni maschili.

I ricercatori hanno studiato le espressioni facciali delle donne, indagando quanto i video avessero influenzato il loro gusto e il desiderio di mangiare broccoli crudi. Ebbene, l’esposizione a modelli che mangiavano broccoli mentre trasmettevano espressioni facciali negative ha comportato una maggiore riduzione delle valutazioni di gradimento, mentre non è avvenuto il contrario. Ossia, chi mostrava di apprezzare il sapore dei broccoli crudi non faceva aumentare il desiderio di mangiarli. "Abbiamo dimostrato che guardare gli altri mangiare una verdura cruda con un'espressione facciale negativa riduce il gradimento, almeno nelle donne, per quella verdura, e ciò evidenzia il potere dell’osservazione sul comportamento alimentare degli adulti ", ha affermato Katie Edwards, autrice principale dello studio. “Mentre guardare gli altri mangiare una verdura cruda con un'espressione facciale positiva non ha aumentato il gusto per la verdura o il desiderio di mangiarla”.

Non conta che sia salutare

Secondo gli autori, una possibile spiegazione dei risultati potrebbe essere che l’evitare qualsiasi cibo che appare disgustoso, indipendentemente dal fatto che sia comunemente apprezzato o meno, può proteggere dal mangiare qualcosa che ha un sapore sgradevole o che è dannoso. Un altro motivo potrebbe essere che sorridere mentre si mangia viene percepito come una manifestazione atipica di gradimento per un determinato cibo e perciò ha poco effetto. “Ciò potrebbe implicare che guardare qualcuno che mangia una verdura cruda con espressioni facciali positive non sembra una strategia efficace per aumentare il consumo di verdure tra gli adulti”, sottolinea Edwards.

Parlando di comportamenti imitativi a tavola è difficile non pensare ai bambini che se vedono il loro compagni di mensa o i familiari che non apprezzano le verdure, non avranno certo voglia di assaggiarle. Ma lo stesso discorso si può fare per gli adolescenti e, come conferma questo studio, anche per gli adulti.

Ecco, allora, un buon consiglio per i genitori che faticano a fare accettare le verdure ai figli, da mettere insieme ai centinaia che già esistono in materia (vedi questo mio post e quest’altro). La prossima volta che a tavola ci sono le verdure meglio fare attenzione alle proprie espressioni facciali ed evitare quelle poco convinte: i piccoli ci guardano, ci studiano e capiscono molto più di quanto vorremmo…

 

 

Se non amate i broccoli forse non dipende da voi - Ultima modifica: 2024-01-29T07:33:11+01:00 da Barbara Asprea

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