Novità dalla ricerca
Kefir: che sorpresa per la glicemia!

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Una buona notizia per chi lo beve ogni giorno. Secondo un nuovo studio, il kefir può favorire una migliore gestione della glicemia e dell’insulina, trasformandosi da semplice bevanda fermentata a possibile alleato del metabolismo

Conosciuto da secoli nelle regioni del Caucaso, il kefir è una bevanda fermentata ottenuta aggiungendo speciali “grani” al latte (ma esiste anche il kefir d’acqua, con zucchero e aromi). Questi grani sono piccole colonie di batteri e lieviti che danno vita a un ecosistema complesso e benefico. Dal loro lavoro nasce una bevanda leggermente frizzante e acidula, ricca di fermenti vivi, proteine di buona qualità, calcio e vitamine del gruppo B.

Rispetto allo yogurt, il kefir contiene una varietà molto più ampia di microrganismi, tra cui Lactobacillus kefiranofaciens e Saccharomyces cerevisiae. È proprio questa diversità che lo rende interessante dal punto di vista nutrizionale: favorisce la salute del microbiota intestinale (cioè l’insieme dei batteri “buoni” che vivono nel nostro intestino) e può contribuire, secondo alcune ricerche, anche al benessere metabolico generale.

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Lo studio in breve

A chiarire meglio questi effetti è arrivata una grande revisione da poco pubblicata sulla rivista scientifica Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases. Il lavoro, realizzato da un gruppo di ricercatori turchi, ha analizzato 24 studi clinici condotti su oltre 1.100 adulti che avevano assunto kefir per periodi compresi tra 2 e 15 settimane, in quantità da 180 a 600 millilitri al giorno.

Il risultato più solido riguarda la glicemia a digiuno, cioè la quantità di zucchero nel sangue misurata al mattino prima di mangiare. In media, nei partecipanti che avevano bevuto kefir, si è osservata una riduzione di circa 8 mg/dL e un miglioramento della sensibilità all’insulina, ossia la capacità dell’organismo di utilizzare in modo efficiente l’insulina per tenere sotto controllo la glicemia. Con dosi più alte, fino a 600 ml al giorno, si è notata anche una lieve diminuzione dell’emoglobina glicata (HbA1c), un parametro che indica il controllo degli zuccheri nel sangue nel lungo periodo.

Effetti meno evidenti su infiammazione e colesterolo

Gli effetti sui marcatori infiammatori, come TNF-alfa e interferone-gamma (proteine coinvolte nei processi infiammatori), sono risultati più deboli: alcuni studi hanno segnalato piccole riduzioni, ma nel complesso non si può ancora parlare di un’azione antinfiammatoria sicura.

Per quanto riguarda il profilo lipidico, cioè i grassi nel sangue, le analisi mostrano tendenze ma non risultati definitivi: si è osservata una lieve riduzione del colesterolo “cattivo” LDL nelle persone che consumavano quantità più elevate di kefir (oltre 400 ml al giorno) e un piccolo aumento del colesterolo “buono” HDL con quantità più moderate. Nessun cambiamento significativo, invece, su peso, circonferenza vita o indice di massa corporea.

Cosa significa in pratica?

In sintesi, il kefir sembra offrire un piccolo aiuto nel controllo della glicemia e nella gestione della sensibilità all’insulina. Per chi ha la tendenza alla glicemia alta o segue una dieta per il diabete di tipo 2, può quindi rappresentare un’opzione interessante da inserire in un’alimentazione equilibrata.

Non va però considerato un alimento miracoloso: gli effetti su infiammazione e colesterolo restano da confermare e variano molto da persona a persona. I ricercatori sottolineano la necessità di studi più lunghi e con kefir standardizzati, cioè con una composizione microbica controllata e sempre uguale, per capire meglio i meccanismi in gioco.

Nel frattempo, chi lo apprezza può continuare a consumarlo, scegliendo le versioni più naturali e senza zuccheri aggiunti. Il kefir può essere una buona base per la colazione o uno spuntino equilibrato, magari con frutta fresca e cereali integrali, contribuendo così al benessere intestinale e, come ora sappiamo, anche al controllo del metabolismo degli zuccheri.

Kefir: che sorpresa per la glicemia! - Ultima modifica: 2025-10-20T08:00:00+02:00 da Barbara Asprea

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