Se ne parla ancora poco, ma per gli uomini uno stile alimentare corretto può avere un ruolo importante nel sostenere il benessere sessuale, soprattutto con l’avanzare dell’età. Non si tratta solo di desiderio o di prestazioni: in gioco ci sono anche l’equilibrio ormonale, la fertilità, il tono dell’umore e – come vedremo – anche la qualità del riposo. Due studi recenti, condotti su uomini adulti e giovani, mostrano come una buona alimentazione possa diventare un alleato concreto per la salute maschile.

Cacao e melagrana: virtù in comune

Tra i tanti ingredienti vegetali noti per i loro effetti benefici, cacao e melagrana si distinguono per una caratteristica comune: sono ricchissimi di antiossidanti naturali. Le punicalagine della melagrana e i polifenoli del cacao aiutano a contrastare lo stress ossidativo, migliorano la circolazione sanguigna e hanno un effetto protettivo sui vasi. A questo si aggiungono la teobromina (dal lieve effetto stimolante) e i minerali come magnesio e potassio, presenti soprattutto nel cacao. Una combinazione interessante anche per la salute maschile, come mostra questo studio recente pubblicato sul Journal of Medical Science. In particolare è stata testata una miscela a base di buccia di melagrana e semi di cacao su 120 uomini tra i 40 e i 70 anni con lieve disfunzione erettile e calo del desiderio. Lo studio è stato condotto in doppio cieco, controllato con placebo e della durata di 12 settimane.

Chi aveva assunto ogni giorno 400 mg di questo estratto ha riportato, rispetto al gruppo del placebo, miglioramenti significativi non solo nella funzione sessuale (valutata con questionari validati), ma anche in aspetti meno attesi come la qualità del sonno, la forza della stretta di mano e la resistenza fisica durante un test di cammino. Un segnale che l’effetto potrebbe estendersi al benessere generale, e non solo a quello sessuale. Insomma, una ragione in più per integrare questi benefici ingredienti nella dieta quotidiana.

Più “energia” se si mangia sano

Un’altra ricerca, pubblicata qualche mese fa su Andrology, più che su specifici nutrienti ha preso in considerazione gli effetti della dieta nel lungo termine, osservando le abitudini alimentari di circa 200 uomini giovani reclutati nell’ambito dello studio Led-Fertyl, un progetto di ricerca europeo sulla fertilità maschile. I risultati hanno mostrano che chi seguiva una dieta di tipo mediterraneo oppure una dieta vegetariana “fatta bene” (ossia ricca di verdure, legumi, cereali integrali, frutta e grassi sani) presentava parametri di salute riproduttiva migliori, rispetto a chi seguiva un’alimentazione più ricca di alimenti ultra-processati, zuccheri semplici e grassi saturi.

Il merito sarebbe di una combinazione favorevole di antiossidanti, acidi grassi insaturi, vitamine e minerali (tra cui zinco, selenio, vitamina C, vitamina E, folati), tutti nutrienti coinvolti nei meccanismi che sostengono l’equilibrio ormonale e la funzione cellulare, compresa quella riproduttiva. Particolarmente interessante è il dato emerso sui modelli plant-based moderni: non basta togliere carne e pesce per ottenere benefici. Le diete vegetariane ricche di prodotti industriali vegetali, snack confezionati o cibi fritti non hanno mostrato alcun effetto positivo. Ancora una volta, è la qualità nutrizionale che fa la differenza.

Concludendo, il tema della salute sessuale maschile è spesso affrontato con imbarazzo, ma l’evidenza scientifica che l’infertilità maschile sia un problema in continua crescita nel mondo esiste. E già occuparsi un po’ di più della qualità della propria alimentazione può essere un primo passo per prevenire problemi futuri.

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