Gli Egizi la coltivavano già seimila anni fa: è la vite che insieme all’ulivo è la pianta che rappresenta al meglio la nostra tradizione mediterranea. Se gran parte della sua popolarità è dovuta al vino che ne deriva non dobbiamo però sottovalutare le sue eccezionali proprietà nutrizionali. I chicchi di uva contengono una buona percentuale di zuccheri semplici (siamo intorno al 15%); sono ricchi di sali minerali (silicio, manganese, calcio, potassio, magnesio, ferro, iodio), acidi organici utili per l’equilibrio acido/base dell’organismo (acido tannico e fenolo), importanti sostanze antiossidanti (resveratrolo, flavoni), oltre a vitamine del gruppo B. Grazie a queste sostanze può essere considerata un ricostituente del sistema nervoso, della pelle e dei capelli; un frutto prezioso per la prevenzione dell’acidosi e di altre condizioni: dalla ritenzione idrica alla stipsi, dall’ipertensione al colesterolo alto e all’aterosclerosi. Di contro, la sua ricchezza zuccherina la rende sconsigliabile ai diabetici e a chi soffre di patologie infiammatorie intestinali o gastriche (anche per semi e bucce).
La dieta leggera a base d’uva
Gli Egizi la coltivavano già seimila anni fa: è la vite che insieme all’ulivo è la pianta che rappresenta al meglio la nostra tradizione mediterranea. Se gran parte della sua popolarità è dovuta al vino che ne deriva non dobbiamo però sottovalutare le sue eccezionali proprietà nutrizionali. I chicchi di uva contengono una buona percentuale di zuccheri semplici (siamo intorno al 15%); sono ricchi di sali minerali (silicio, manganese, calcio, potassio, magnesio, ferro, iodio), acidi organici utili per l’equilibrio acido/base dell’organismo (acido tannico e fenolo), importanti sostanze antiossidanti (resveratrolo, flavoni), oltre a vitamine del gruppo B. Grazie a queste sostanze può essere considerata un ricostituente del sistema nervoso, della pelle e dei capelli; un frutto prezioso per la prevenzione dell’acidosi e di altre condizioni: dalla ritenzione idrica alla stipsi, dall’ipertensione al colesterolo alto e all’aterosclerosi. Di contro, la sua ricchezza zuccherina la rende sconsigliabile ai diabetici e a chi soffre di patologie infiammatorie intestinali o gastriche (anche per semi e bucce).
Non sopporto né soia né avena!!
Leggera, fresca, veramente invitante. Grazie.
Grazie Valeria!