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Tè solubile: cosa contiene?

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Si conserva a lungo e consente di preparare vari bicchieri di tè con la semplice aggiunta di acqua fredda, riducendo notevolmente il consumo di bottiglie di plastica, a tutto vantaggio dell’ambiente. Ma come la mettiamo con la salute? Per capirlo, scopriamo cosa c’è in questi preparati in polvere

Il tè freddo di produzione industriale è un compagno abituale delle giornate estive. E per chi non vuole portarsi a casa bottigliette o lattine, c’è la pratica alternativa delle confezioni di tè solubile. Ma cosa contiene questa pratica polvere "da bere"? Scopriamolo insieme!

Il regno dello zucchero

Per una volta, l’elenco degli ingredienti è breve e conciso, come si dice che sia preferibile per avere un prodotto di qualità. Nel nostro caso, però, sono pochi ma non necessariamente buoni! Infatti al primo posto compare lo zucchero, elemento che inserisce la bevanda nell’ampia e controversa schiera delle bibite dolcificate. I numerosi studi che le hanno avute per protagoniste concordano sul fatto che un loro consumo eccessivo può avere varie conseguenze. Si parla nello specifico di un aumento del rischio di sovrappeso e obesità, diabete 2 e – come segnalato anche dall’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) – un accresciuto rischio di sviluppare tumori. Già non è poco; in più, non va dimenticato che gli zuccheri sono un cibo amato dai batteri che causano la carie.

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Che si tratti di zucchero bianco (in alcuni casi indicato come saccarosio in etichetta) o di canna, poco cambia: le conseguenze sono queste, e possono peggiorare se ai suddetti ingredienti vengono associati anche sciroppi vari. Di solito i preparati per il tè freddo non sostituiscono lo zucchero con edulcoranti, ma in ogni caso la musica cambierebbe poco.

Nel complesso, gli zuccheri rappresentano la maggiore percentuale del prodotto. Anche quando lo avremo diluito in acqua secondo le istruzioni riportate dal produttore, questi ingredienti saranno sempre predominanti.

Estratto di tè

Al secondo posto arriva finalmente il tè. Trattandosi di un estratto, quindi molto concentrato, ne basta poco per dare sapore; in media, la sua presenza si attesta sul 2%. Per trasformarsi in polvere da sciogliere nell’acqua, l’infuso di tè verde o nero viene sottoposto a diverse estrazioni per eliminare le parti che darebbero un sapore astringente e ottenere una polvere con una buona solubilità. L’estrazione può avvenire con acqua o solventi; l’etichetta non è specifica su questo punto, ma conforterà sapere che nel bio l’uso di solventi è vietato.

Limone o pesca & C

Gli aromi più gettonati del tè freddo sono presenti sotto forma di succo disidratato, di solito nella percentuale dello 0,2%. Ma non con soli limone e pesca sono aromatizzati i tè freddi; alcuni produttori variano infatti la ricetta aggiungendo altri succhi disidratati, come frutti di bosco, aloe, zenzero, arancia, bergamotto ecc. Compaiono talvolta aromi non meglio specificati: sarebbe invece più bello sapere esattamente di cosa si tratta.

Additivi

Il più rappresentato è l’acido citrico, sostanza presente anche nel limone, ma a differenza di questo non contiene tutti gli aromi che lo fanno apprezzare. Inoltre l’abuso di acido citrico (ma anche di succo di limone) può portare, con il tempo, a erosione dello smalto dentale – situazione peggiorata dalla presenza di zuccheri.

L’altro additivo che compare a volte è un antiagglomerante, E551 o biossido di silicio, impiegato appunto nei prodotti polverizzati e liofilizzati qual è il nostro protagonista. Forse non è proprio indispensabile, visto che non tutti lo usano, ma se non altro non presenta criticità.

Un prodotto diverso

Chiaramente un tè solubile come quello presentato finora, anche se ben scelto, richiede una certa moderazione nel consumo. Ma il bio propone pure un prodotto a base di tè verde o matcha e del tutto privo di zucchero. Contiene invece polisaccaridi estratti dal reishi (Ganoderma lucidum), fungo medicinale ricco di antiossidanti. È presente anche inulina, una fibra con effetto prebiotico, importante per la flora intestinale. Il preparato può essere dolcificato al momento, con l’edulcorante e i dosaggi preferiti (ma sempre senza eccedere!).

 

Tè solubile: cosa contiene? - Ultima modifica: 2020-05-12T10:56:05+02:00 da Sabina Tavolieri

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