Fumante sul tagliere, condita con sughi saporiti, la polenta tradizionale, con la sua lunga preparazione, è certo uno dei piatti preferiti da preparare nelle serate d’inverno. Ma non sempre c’è tanto tempo a disposizione: ecco allora la polenta pronta, semplice e adatta anche ai pasti più veloci. Si prepara in pochissimi minuti e se ne trovano di tutti i tipi.
Polenta cotta a vapore
La polenta tradizionale è ottenuta semplicemente dalla spezzatura della parte più dura, vetrosa, del chicco di mais. La preparazione della polenta precotta, invece, è più complessa, anche se non prevede l’utilizzo di ingredienti diversi dai chicchi di cereale.
Per ottenere la polenta precotta, i frammenti di mais vengono riscaldati con vapore; così ammorbiditi sono trasformati in fiocchi, che vengono fatti essiccare e, infine, macinati, trasformati in farina. Così lavorata, la farina di mais precotta avrà bisogno solo di acqua e calore per reidratarsi al momento della preparazione casalinga.
Quanto più è stata spinta la precottura, tanto più breve sarà il tempo di preparazione al momento del consumo: da 8 minuti a giusto qualche istante.
Sempre più veloce, ma…
La preparazione della polenta istantanea richiede un litro e mezzo d’acqua per le confezioni da 375 grammi (o 2 litri per 500g): circa la metà rispetto alla polenta tradizionale, perché i tempi di cottura sono molto più brevi e quindi evapora meno acqua.
Se la maggior parte dei prodotti in commercio indica sulla confezione circa 8 minuti di cottura, c’è anche quello che chiede solo di essere riportata a bollore. Ma qualche minuto di cottura in più può solo migliorare consistenza e digeribilità della polenta pronta.
Gialla, bianca, taragna
Per molti anni non c’era da scegliere: la polenta istantanea era solo la classica, gialla. Oggi l’offerta si è moltiplicata: gialla raffinata oppure integrale, con più fibra e germe di mais, anche biologica; bianca, e poi taragna con diverse proporzioni tra mais e grano saraceno.
Si moltiplicano inoltre le preparazioni già ricettate, che cambiano con la fantasia dei produttori: con funghi porcini, ortaggi, formaggio, tartufo…
Meno gusto e tenacità
La polenta tradizionale, una volta raffreddata, ha una consistenza compatta, non si sfibra e non sbriciola, e risulta adatta a tante altre preparazioni, fritta o grigliata.
La polenta istantanea, in genere, risulta meno compatta e quindi poco adatta ad essere riutilizzata: il consumo preferibile è a caldo.
Quanto al sapore, gli amanti della polenta tradizionale non hanno dubbi: il tipo istantaneo ha gusto più acquoso, meno pieno e persistente in bocca. Ma, in fondo, neanche troppo male, per un piatto così veloce e genuino!
Attenzione al sale
Talvolta proprio perché il gusto è poco intenso, i produttori consigliano di aggiungere un cucchiaio di sale grosso per 500 g di farina: è veramente tanto, meglio metterne meno.
La polenta pronta da affettare (o già a fette)
Da tenere in dispensa (o in frigorifero, a seconda di quanto c’è indicato sulla confezione), sono il tipo di polenta cotta più semplice da usare: non c'è nemmeno bisogno di scaldare l’acqua!
Le polente già cotte sono vendute in cilindri o mattonelle, a volte già tagliate a fette. Il loro sapore risulta ancora meno intenso rispetto agli altri tipi di polenta: in effetti, sono da rielaborare, e i modi possibili sono tanti (arrostita, fritta, rosolata in forno).
Gli ingredienti, oltre all’acqua, alla farina di mais e al sale, si limitano al correttore di acidità (acido tartarico, innocuo).
Più care
Considerata la presenza abbondante di acqua, risultano più care delle altre alternative (a conti fatti, costano più del doppio), ancora di più se acquistate nei banchi gastronomia. Ma si sa: la comodità si paga!