Tempo di menu freschi e appetitosi, ma anche senza fornelli! Un classico apri pasto sono le sfiziose tartine, facilissime da preparare soprattutto se si utilizzano salse e paté già pronti. Ma davanti all'infinita offerta del mercato come scegliere? Ecco qualche suggerimento!
Salse e paté: che differenza c'è?
Gli spalmabili della tradizione, come burro o maionese, hanno temibili concorrenti: il versatile pesto, le creme di olive o capperi, le salsine di ortaggi, funghi o semi oleosi. Sono prodotti industriali o artigianali reperibili nelle gastronomie o nei supermercati. Chiaro, non sono tutti uguali, soprattutto per chi sa far “parlare” l’etichetta, anche se quelli artigianali e bio hanno spesso ingredienti più selezionati.
I paté sono quasi tutti pastorizzati; non è un gran male, anche se fresco è meglio. Ma ciò che ne caratterizza la qualità, come sempre, sono gli ingredienti che devono essere presenti nelle giuste proporzioni.
Occhio agli ingredienti
Olio
È tra i protagonisti dei paté, importante per dare gusto e cremosità. Come sempre, meglio l’extravergine. No a margarine, olio d’oliva o di semi, con l’eccezione del delicato olio di girasole, meglio se bio, che non è raffinato né trattato chimicamente.
Zucchero
Passi in una salsa agrodolce, ma non in un paté o in un preparato per bruschetta. Idem per eventuali sciroppi di glucosio.
Uova
Verificate la loro provenienza. Sempre meglio se bio.
Conservanti e antiossidanti
Qualche prodotto ha conservanti come il sorbato di potassio, e non sono insoliti gli antiossidanti, anche di origine naturale. In alcuni prodotti non bio possono essere presenti i solfiti che hanno effetti allergizzanti.
Correttori di acidità
Nel bio si usa come correttore solo l’acido citrico (E330), presente in natura negli agrumi.
Addensanti
Fiocchi di patate, farina di riso, amido di mais, gomme varie: servono proprio? Di certo non in un pesto o in una salsa di noci. Accettabili in misura limitata nei paté di verdure.
Dentro i paté
Gli sfiziosi
Vai con il tartufo, è gourmet! Le offerte sono molte, da quelle con burro e parmigiano a paté con solo olio extravergine. Ovvio, costano. Ma optando per un bianchetto o un nero estivo il prezzo è più abbordabile, e ancor più scegliendo i mix con i funghi.
I verdurosi
Radicchio, peperoni, carciofi, zucchine, perfino cavolo nero: le salse con gli ortaggi spopolano, soprattutto nel bio. Tra gli ingredienti ok ci sono semi oleosi ed erbe aromatiche. Quante verdure? L’ideale è un 50-60% di verdure con olio extravergine. Da evitare le combinazioni 30% verdure legate da addensanti ma anche l’80% condito con olio di semi.
Gli aromatici
Un buon pesto classico? Ha ingredienti tipici: basilico, olio extravergine, pinoli (e non i più economici anacardi), parmigiano e/o grana e pecorino grattugiati, con o senza aglio. Il profumato prezzemolo dalle tante proprietà è il re della salsa verde che, se di qualità,
contiene anche aglio, aceto, olio extravergine e sale, nel caso capperi. Sfizioso il pesto di finocchietto siciliano, con olio extravergine e magari anche erbe aromatiche e capperi.
I saporitissimi
Olive, capperi, pomodori secchi sono ingredienti amatissimi di molti paté, ma a volte anche i protagonisti assoluti. Le migliori salse con olive verdi o nere, ma anche con capperi o pomodori secchi, hanno questi ingredienti e olio extravergine e basta. Meglio se manca il sale, sono già salati da soli, ma ben vengano origano e simili.
Ai semi oleosi
I più gettonati sono noci, pistacchi, mandorle ma anche la sfiziosa canapa. Come le olive, sono presenti un po’ ovunque ma sono anche i protagonisti indiscussi (o quasi) di molti paté: vigilate anche sugli altri ingredienti.
I “cuor di legumi”
Non solo hummus, ci sono anche paté di lenticchie, fagioli e altro. Tante le variazioni sul tema, con legumi profumati ora di cipolla, aglio o rosmarino. Anche il classico hummus merita, soprattutto con cumino e prezzemolo.