L'ingrediente da scoprire
Cocco: farina o rapè?

cocco
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Spesso confusi, la farina di cocco e il rapè sono due alimenti diversi con caratteristiche nutrizionali e gastronomiche piuttosto distanti. Scopriamo insieme come riconoscerli e usarli al meglio in cucina… e non solo!

Si avvicina l’estate e la voglia di gusti esotici aumenta. La farina di cocco e il rapè sono ottimi ingredienti e decorazione di piatti dolci e non solo. Nutrienti, gluten free, a basso indice glicemico, sono una risorsa in cucina tutta da scoprire.
Non tutti sanno che la differenza tra i due prodotti non sta solo nella consistenza, più fine la prima e a piccolissime scaglie la seconda, ma anche nella modalità di produzione, nella composizione e, quindi, ovviamente nel loro utilizzo.

Ormai in tutti i supermercati è reperibile il cocco rapè, un po’ più difficile da trovare è invece la farina, rintracciabile nei più forniti punti vendita della grande distribuzione o nei negozi specializzati bio.

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Rapè, cocco al naturale

Il rapè, conosciuto anche come cocco in scaglie o grattugiato, si ottiene semplicemente dalla polpa della noce di cocco essiccata e grattugiata. Alle volte, sulle confezioni, è riportata erroneamente la dicitura farina di cocco quando in realtà si tratta di rapè.

Due cose che ci possono aiutare a riconoscerlo sono la consistenza granulosa e un apporto calorico significativo (circa 700 Calorie per 100 grammi) dato dall’elevata quantità di grassi, soprattutto saturi, che, in grossa percentuale, sono composti da acidi grassi a catena media. Questi, a differenza degli altri (lunga e corta catena), vengono assorbiti molto facilmente e trasformati subito in energia. Un po’ come succede alla componente grassa del latte materno. Si ipotizza che queste sostanze abbiano diversi effetti positivi sull’organismo umano ma ancora diversi studi sono in corso per avvalorare tali ipotesi.

La polpa del cocco, e quindi anche il rapè, è piuttosto scarsa in vitamine ma ha una buona quantità di ferro e potassio.

Farina, meno grassi e più proteine

La farina di cocco, invece, si ottiene dalla polpa di cocco disidratata, ma anche parzialmente sgrassata e macinata molto finemente. Si tratta quindi di un prodotto con un contenuto di grassi inferiore rispetto al rapè e quindi un minor apporto calorico (340 Calorie per 100 grammi, circa la metà) e una quantità di proteine, zuccheri e fibre più elevata.

Il sapore della farina è più delicato rispetto al rapè, dolce ma con l’aroma caratteristico del frutto meno accentuato.

Il significativo contenuto di fibre la rende ottima per chi ha problemi di stipsi e in generale per chi vuole mantenere in ottima salute la funzionalità dell’intestino. Le fibre, infatti, fungono da carburante per i batteri “buoni” presenti nel tratto intestinale così importanti per il benessere, non solo dell’apparato gastroenterico, ma di tutto l’organismo.

Un’altra particolarità da non trascurare sia della farina che del cocco rapè è che, derivando da un frutto, non contengono glutine e quindi possono essere inseriti nella dieta di celiaci e intolleranti a questa proteina.

Tutti in cucina

La differenza principale tra rapè e farina di cocco quando si utilizzano in cucina è la maggiore capacità addensante della farina, che può quindi essere sfruttata per rendere più corpose zuppe, preparazioni in umido ma anche semplici smoothie o frullati. Se la si vuole usare al posto o insieme a una farina di cereali, è necessario aumentare la quantità di ingredienti liquidi della ricetta, proprio perché tende ad assorbirne molti.

Il suo gusto più discreto rispetto al cocco in scaglie la rende ottima per qualsiasi dolce, soprattutto se si desidera un ingrediente senza glutine, con una buona quantità di proteine e fibre e un contenuto calorico paragonabile a una farina di cereali.

La farina di cocco non si accontenta di accompagnare i dolci, si sposa molto bene anche ai piatti salati. È da provare con stufati di verdure, lenticchie, cous cous veg, stupirà come la delicatezza del suo sapore sia in grado di arrotondare anche i gusti più decisi, senza smorzarne il carattere.

Per quanto riguarda il cocco rapè, è bene tener presente che ha un elevato tenore di grassi e una quantità di calorie doppia rispetto alla farina. Viene spesso utilizzato come guarnizione ma anche come ingrediente di dolci e piatti salati, non ha il potere addensante della farina e ha un gusto di cocco più marcato.

Per gli amanti della cosmesi faidate

Il rapè, proprio per la sua consistenza granulosa e il suo elevato contenuto lipidico, viene usato spesso anche per preparare cosmetici in casa.

Ottimo è lo scrub addolcente e levigante per la pelle di tutto il corpo che si ottiene mescolando un po’ di cocco rapè con dell’olio di mandorle e aggiungendo un cucchiaino di miele. Basta massaggiare questa miscela sulla pelle umida prima della doccia, lasciare in posa 5 minuti e poi sciacquare. La pelle risulterà morbida e vellutata, e anche ben nutrita.

 

Cocco: farina o rapè? - Ultima modifica: 2021-05-25T09:51:38+02:00 da Sabina Tavolieri

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