Imballaggi per gli alimenti
Cartone della pizza: è sicuro? E come va smaltito?

cartoni per la pizza
4.8 | 4 voto/i

La pizza è il cibo d’asporto che in Italia (giustamente!) preferiamo, e ogni giorno si utilizzano più di 150 tonnellate di contenitori di carta. Le informazioni utili per un consumo in sicurezza e lo smaltimento eco

Che sia per una festa, una serata davanti alla tv, una sera in campeggio, perché si arriva tardi dal lavoro o, semplicemente, perché quella sera non si ha voglia di cucinare: sono mille i motivi per farsi recapitare una pizza! E proprio perché è un’abitudine così diffusa, diventa importante conoscere e trattare al meglio ciò che ne permette il trasporto, e cioè il contenitore di cartone.

Dovrebbe essere sicuro, ma…

Da parecchi anni esiste una norma di legge che regolamenta i materiali con cui possono essere ottenuti gli imballaggi di carta e cartone destinati ad entrare in contatto con gli alimenti (decreto ministeriale del 21/03/1973), che quindi vale anche per i cartoni della pizza. Solo contenitori di pura cellulosa vergine possono essere usati per contenere alimenti caldi, grassi o umidi. I cibi secchi, come il sale per esempio, possono invece essere confezionati in cartoni che prevedano un massimo del 20% di carta riciclata.

Advertisement

La carta riciclata, per un cibo come la pizza, può rappresentare un rischio perché è probabile la presenza di tracce di sostanze chimiche che potrebbero migrare dal contenitore al contenuto, inquinandolo.

I test sui contenitori

Se in Italia i cartoni per la pizza devono essere prodotti con carta vergine, dov’è allora il problema? Test comparativi effettuati negli ultimi anni (come questo de Il Salvagente) hanno rilevato tracce di inquinanti in una parte dei cartoni per pizza analizzati. Infatti, se in Italia abbiamo questa norma che ci protegge, così non è per tutta Europa, che non ha ancora una sua legge a proposito, e, per il principio di libero scambio nell’Unione, in Italia possono essere venduti e utilizzati cartoni prodotti in altri Paesi europei ma che non danno le stesse garanzie di quelli prodotti da noi.

Che cosa verificare

Diventa quindi importante cercare alcune indicazioni, di solito stampate sul fondo del cartone della pizza, in particolare la dicitura che fa riferimento all’uso di carta “vergine”. Se poi è non sbiancata, e quindi risulta di colore marroncino naturale, e magari la cellulosa proviene da foreste rinnovabili, tanto meglio. Se queste indicazioni invece non ci sono, potete decidere se… cambiare pizzeria, o comunque fare in modo che la pizza resti a contatto del contenitore il minor tempo possibile.

Meglio il piatto!

In tutti i casi, conviene non mangiare mai la pizza direttamente nel contenitore, e tantomeno scaldarla in forno senza prima averla spostata in una teglia o anche semplicemente appoggiata sulla griglia del forno. Solo così si limitano i rischi di cessione di sostanze pericolose da parte del contenitore della pizza alla nostra amata margherita...!

Lo smaltimento perfetto

Per sapere come comportarsi con i cartoni della pizza facciamo riferimento a quanto raccomanda Comieco – Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica – che ha valutato in oltre 5.000 tonnellate il cartone smaltito ogni mese provenienti dall’asporto delle pizze. Diventa importante, quindi, cercare di trattarlo al meglio!

Tutto il contenitore pulito Se non ci sono tracce di cibo né unto, il cartone va riciclato nella carta.

Solo il coperchio pulito Se, aprendo il cartone, notiamo che solo il coperchio è pulito, lo separiamo e lo smaltiamo con la carta.

Parti sporche Il cartone imbrattato con il cibo ha due diversi destini. Se troviamo stampato che il cartone è compostabile, allora bisogna ridurlo in pezzi e metterlo nell’umido. Se quest’indicazione non c’è, non resta che l’indifferenziato (ma attenzione ad eventuali norme diverse nel vostro regolamento comunale).

 

Cartone della pizza: è sicuro? E come va smaltito? - Ultima modifica: 2021-08-11T07:45:55+02:00 da Venetia Villani

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome