Indicazioni per il consumo
Ti va di bere un caffè?

Foto di Roberta Rossi Brunori
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Scopriamo quali sono i maggiori benefici sulla salute di una delle bevande più amate nel mondo. A patto però di non esagerare con le tazzine!

Fa più bene o fa più male? Sul caffè le opinioni si dividono. Ma dalle recenti revisioni di molti studi è emerso che il caffè porta più benefici di quante possano essere le controindicazioni. Gli amanti della tazzina possono, dunque, gustare la scura bevanda in tutta tranquillità se seguono alcuni suggerimenti.

Primo tra tutti, non esagerare: il numero massimo di caffè giornalieri è quattro; troppe dosi aumentano il rischio di sviluppare osteoporosi, possono dare crisi d’astinenza e provocare problemi d’insonnia e agitazione.

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Secondo: attenzione alla tostatura. L’ideale sarebbe utilizzare chicchi non troppo scuri, ma color miele. Seguiti questi consigli si può godere sia del caffè che di una miriade di effetti piacevoli e protettivi. Come tutti sanno, qualche minuto dopo aver assaporato il caffè ci si sente più energici e attivi. La memoria migliorerà, perché la caffeina promuove le connessioni neuronali.

Anche l’umore sarà più alto: chi beve caffè sviluppa disturbi depressivi meno frequentemente. E se qualcuno avesse un principio di mal di testa, potrebbe provare a sconfiggerlo con la caffeina: è addirittura contenuta in qualche farmaco contro questo disturbo! Nel lungo termine, il caffè proteggerà le funzioni cerebrali, diminuendo l’incidenza dell’Alzheimer fino al 27%.

Come suggeriscono anche gli esperti, il caffè andrebbe bevuto amaro per godere al meglio dell’aroma e per poter beneficiare delle proprietà dimagranti e di diminuzione del senso di fame. Inoltre, il caffè è amico degli sportivi, aiutando a migliorare le prestazioni e a sopportare la fatica.

Il caffè in numeri

1,6 miliardi: Nel mondo, ogni giorno vengono bevute 1,6 miliardi di tazze di caffè, equivalenti a circa 18.500 al secondo. In Italia ben il 96,5% delle persone consuma caffè o bevande contenenti caffeina. In Europa i più grandi consumatori sono i finlandesi.

900: Sono i composti aromatici sprigionati dopo la tostatura del caffè, che non dovrebbe superare i 9 minuti, lasciando un seme color miele e un aroma delicato. Una tostatura maggiore sprigiona tante sostanze nocive, come acrilammide, AGE e ALE.

30%: Un consumo regolare di caffè proteggerebbe da Alzheimer, Parkinson e ridurrebbe del 30% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Questo effetto è portato dall’attivazione della proteina Nrf2, che promuove le reazioni di protezione dai radicali liberi.

 

Ti va di bere un caffè? - Ultima modifica: 2019-07-08T09:56:53+02:00 da Redazione

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