Superfood
Meraviglioso kudzu! L’addensante naturale che arriva dal giappone

Kuzu grey
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Una radice arrivata dall'Estremo Oriente per disintossicare dalle dipendenze nocive e alleviare i sintomi della menopausa. Come si prende? In pastiglia. Ma, sorpresa: si può usare in cucina come addensante per zuppe, sughi e budini

Forse vi siete già imbattuti in una ricetta con il kudzu scartandola immediatamente a causa di questo "strano ingrediente". Cos'è il kudzu? Ma soprattutto, perché introdurlo nella dieta anche se non è facile da trovare al supermercato ed è anche un po' costoso? In realtà, il kudzu (o kuzu) è un alimento dalla tradizione molto antica, usato nella medicina tradizionale cinese per disintossicare l'organismo. Botanicamente parlando è la radice di una pianta giapponese, la Pueraria Lobata, appartenente alla famiglia delle leguminose e introdotta in Europa alla fine del 1800. Ma è solo di recente che il kudzu è tornato alla ribalta come arma segreta per liberarsi dalle dipendenze e vivere serenamente la menopausa. Andiamo più a fondo scoprendo le proprietà e i possibili utilizzi di questo superfood venuto dall'Oriente.

Le proprietà del kudzu da conoscere assolutamente

Alcuni dei benefici tradizionalmente attribuiti al kudzu sono ancora oggetto di studi scientifici recenti, concentrati sulla puerarina, il principio attivo per eccellenza della super radice orientale. Eccoli:

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Il kudzu aiuta a disintossicarsi: la sua azione detox è dovuta all'aumento di produzione di serotonina e dopamina che compensano la mancanza della sostanza dalla quale si è dipendenti. Per questo il kudzu è considerato uno dei rimedi naturali più efficaci per smettere di fumare e ridurre il consumo di alcolici.

Il kudzu combatte i sintomi della menopausa: il kuzu è in grado di alleviare le vampate di calore, le palpitazioni e gli stati d'ansia grazie alla ricchezza di isoflavonoidi.

Il kudzu è antiossidante: la radice orientale rallenta l'invecchiamento cellulare aiutando a restare giovani e in forma.

Come assumere il kudzu in sicurezza

Il modo più semplice e sicuro di assumere il kudzu è sottoforma di integratore alimentare, ovvero di estratto secco di radice di kuzu. Attenetevi sempre alle indicazioni sulla confezione perché un sovradosaggio potrebbe causare problemi alla tiroide o a chi segue terapie ormonali.

Come usare il kudzu in cucina

Assumere il kudzu in pastiglie senza divertirsi un po' in cucina sarebbe un vero peccato. Le virtù della radice asiatica, infatti, non si esauriscono con i suoi principi attivi: la polvere di kudzu è un addensante usato nella cucina cinese (ma anche nella macrobiotica!) per preparare zuppe, sughi, dolci e budini. Il kudzu funziona proprio come un amido da utilizzare in queste proporzioni: 10 g di kudzu ogni 100 ml di liquido ma solo se cercate una consistenza solida e compatta per marmellate e dolci al cucchiaio. Se invece desiderate addensare zuppe, minestre e sughi ne basterà la metà. Otterrete sempre una piacevole texture vellutata e mai gelatinosa come, al contrario, succede con l'agar - agar.

P.S.: lo sapevate che il kudzu, unito alle umeboshi (la prugna salata giapponese), regolarizza l'intestino prevenendo l'acidosi?  Un altro rimedio orientale da copiare.

 

 

 

 

Meraviglioso kudzu! L’addensante naturale che arriva dal giappone - Ultima modifica: 2020-07-24T16:07:53+02:00 da Sabina Tavolieri

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