Il sole dell’inverno


Con il loro gusto rinfrescante, le arance sono il complemento ideale per arricchire i menu invernali di sostanze preziose per la salute

Quali sono le varietà migliori e quando sono disponibili?

Con il marchio Igp (Indicazione geografica protetta) sono contrassegnate le Arance Rosse di Sicilia, Sanguinello, Tarocco e Moro, raccolte da dicembre fino a giugno, provenienti dalla zona di Catania. La polpa succosa ha un caratteristico colore rosso screziato per la presenza di antociani. Il discliplinare di produzione impone la maturazione sulla pianta. Da assaggiare sono anche le Arance di Ribera,  contraddistinte dal marchio Dop (Denominazione di origine protetta) e disponibili da dicembre ad aprile. Coltivate nella zona di Agrigento, appartengono alla varietà Washington Navel, distinguibile per l’acidulo delicato e la presenza di un incavo  interno che contiene un altro piccolo frutto.

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In che modo conservarle?

È preferibile rinnovare la scorta di arance ogni 15-20 giorni e conservarle in frigorifero, o sul balcone, senza farle gelare perché non perdano in dolcezza. In presenza di muffe i frutti vanno scartati completamente. Quando le arance sono biologiche, la scorza può essere ridotta a strisce e lasciata asciugare all’aria per alcuni giorni, quindi essiccata in forno, a 120 °C, per 30-40 minuti, o in essiccatore.
Dura fino all’anno successivo in contenitori di vetro scuro ben chiusi.

Quali sono le loro proprietà nutritive?

Un solo frutto può coprire il fabbisogno quotidiano di vitamina C. La sua assimilazione è favorita dalla rutina, presente soprattutto nella parte bianca del frutto che, insieme alla vitamina C, migliora l’assorbimento del ferro evitandone  l’ossidazione. Nella parte bianca sono presenti anche le pectine, utili per regolare il colesterolo. La rutina, in sinergia con l’esperidina, contenuta nella polpa (e nella scorza), rafforza i vasi sangugni. Il suo effetto protettore sulla circolazione è intensificato dagli antociani, presenti nelle arance rosse e capaci di contrastare l’accumulo di tossine, la ritenzione idrica e le infiammazioni. Utile è anche l’acido citrico, che ha proprietà alcalinizzanti e disintossicanti. Le arance sono, inoltre, una miniera di minerali, fra cui il prezioso magnesio che regola i processi di disintossicazione e il selenio, antiossidante. Insomma: le arance sono davvero
preziose, ma ancora meglio è mangiare il frutto intero piuttosto che la spremuta!

Come valorizzarle a tavola?

Il famoso proverbio “l’arancia al mattino è oro e alla sera è piombo” non ha fondamenti scientifici. In realtà questo frutto può essere consumato in qualsiasi momento della giornata. È ottimo come spuntino, dessert, oppure come antipasto, in insalata e macedonie. È preferibile non abbinare l’arancia a vino, caffè, latte e yogurt che possono contrastare le sue proprietà protettive.

Che pregi hanno le arance biologiche?

La raccolta delle arance avviene in modo scalare, man mano che procede la maturazione, in questo modo esse sono presenti sul mercato per un lungo periodo di tempo. I frutti sono mantenuti semplicemente al fresco e distribuiti al più presto. Sono vietati anche i trattamenti dopo la raccolta come l’uso di fungicidi per prevenire le muffe. Gli agrumi bio si possono mangiare quindi interamente, compresa la scorza, e sono adatti alla preparazione di dolci, infusi e altre specialità che ne prevedono la preparazione.

 

Il sole dell’inverno - Ultima modifica: 2015-11-25T00:00:00+01:00 da Redazione

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