Sorridi!
Denti sani e belli

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Per avere un sorriso smagliante è fondamentale una corretta igiene orale, ma è anche importante mangiare cibi che proteggano lo smalto dei denti

Il sorriso è il nostro primo biglietto da visita e anche uno dei più importanti e irresistibili "accessori" di bellezza che ci abbia regalato madre natura. E per questo va trattato con riguardo: chi ha denti sani li deve proteggere, chi non li ha se li deve conquistare ogni giorno. Come? Prendendosene cura in modo regolare e affidandosi a un bravo dentista, da cui fare una visita di controllo ogni sei mesi, sia per effettuare un check-up sia per eliminare l'eventuale tartaro.

Lavarsi i denti dopo i pasti? Sì, ma attenzione...

La prima delle buone abitudini, che vanno rispettate ogni giorno, è quella di lavarsi i denti dopo ogni pasto. Ma non subito. Per evitare danni bisogna aspettare 30-40 minuti dalla fine del pasto perché lo spazzolamento dei denti quando il pH della bocca è ancora molto acido favorisce la corrosione dello smalto. Per lavarli bastano due minuti usando uno spazzolino medio o morbido con movimenti verticali (perché quelli orizzontali possono consumare i colletti dei denti) e bisogna usare il filo interdentale almeno una volta al giorno. Inoltre, in caso di gengive delicate e facili alle infiammazioni, sono utili gli sciacqui con camomilla non zuccherata, che ha anche la capacità di rallentare la crescita della placca dentaria.

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I nemici da controllare

Lo stile di vita e le abitudini alimentari influenzano la salute dei denti. Ogni volta che si mangia, il cibo modifica il pH della saliva e più diventa acido più lo smalto dei denti si indebolisce. Questo ne facilita il processo di demineralizzazione e, quindi, favorisce la formazione della carie. Perciò più spuntini si fanno, più aumentano i rischi per la salute dentale. Non è importante solo quanto spesso si mangia, ma anche che cosa si mette sotto i denti. Sul banco degli imputati ci sono gli alimenti ricchi di zuccheri e amidi, di cui sono ghiotti i batteri della placca che aderisce alla superficie dei denti. Metabolizzando questi nutrienti, i batteri producono sostanze acide che, se mantenute a lungo sul dente, distruggono lo smalto e provocano la carie. La saliva è in grado di tamponare l’effetto degli acidi, ma ha bisogno di 30-60 minuti per neutralizzarli. E nel frattempo i denti si danneggiano. Meglio, quindi, limitare l’assunzione di cibi ricchi di zuccheri e soprattutto evitare di farlo frequentemente nel corso della giornata. Anche gli alimenti e le bevande molto acide (cola, vini bianchi, spremuta d’arancia) influiscono sulla salute dei denti perché provocano una temporanea demineralizzazione dello smalto che fa progredire più rapidamente la carie. Per avere denti sani è meglio limitare il consumo di alimenti e bevande dolci, soprattutto tra i pasti. Ma se ogni tanto si vuole bere una cola o un’aranciata meglio usare una cannuccia, in modo che le sostanze dannose non aderiscano ai denti.

Consigli per la cena

E per quanto riguarda la cena? È stato appurato che un pasto serale con cibi ad alto indice glicemico (come pasta, riso o patate) aumenta la concentrazione degli zuccheri nella saliva. E siccome la notte la produzione di saliva diminuisce, i denti rimangano a lungo a contatto con gli zuccheri, favorendo così la proliferazione dei batteri. Anche lavarsi i denti prima di andare a letto non risolve la situazione, perché gli zuccheri in bocca diminuiscono ma solo temporaneamente, poi risalgono e i livelli permangono alti per tutta la notte. Quindi per cena è meglio non esagerare con i carboidrati.

Menu della sera

Alla sera, il menu migliore per la salute dei denti comprende verdure crude e frutti croccanti perché agiscono come spazzolino naturale. Poi pesce o uova che apportano i minerali e le proteine in grado di tutelare denti e gengive. Inoltre, l’Oms riconosce ai latticini la capacità di prevenire la carie, perché proteggono dall’acidità orale e facilitano la fissazione del fluoro. Da limitare i carboidrati, quindi pane e pasta.

Quando è possibile smacchiare

Succhi di frutta al mirtillo, centrifughe di verdura, caffè, tè e vini rossi: consumarli in modo regolare può formare sui denti delle pigmentazioni, come quelle provocate dalla nicotina delle sigarette. Per rimuoverle si può ricorrere alla pulizia dei denti professionale o allo sbiancamento, ossia al trattamento con un prodotto a base di perossido di idrogeno. Questo trattamento viene sconsigliato in caso di protesi (capsule singole o ponti) o di ricostruzioni in resina, sui quali non ha effetto e su cui crea delle sgradevoli diversità di colore. In tutti gli altri casi uno sbiancamento dà un risultato visibile, che può durare fino a 4-5 anni. Ma non definitivo: con il consumo di bevande “pigmentate” e con il fumo i denti tenderanno nuovamente a ingiallire.

Denti sani e belli - Ultima modifica: 2021-10-16T08:45:43+02:00 da Sabina Tavolieri

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