Consigli e prevenzione
Cistite: rimedi naturali

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Disidratazione e altri fattori concorrono a far incrementare il disturbo della cistite nei mesi estivi. Un ginecologo urologo ci spiega come evitarlo e cosa fare per prevenire ricadute

Estate, tempo di sole e di vita all’aria aperta. In questa stagione purtroppo sono molto più frequenti le cistiti perché, ci spiega il professor Mauro Cervigni, Segretario scientifico dell’AIUG (Associazione Italiana Uro - Ginecologia), “il caldo e l’umidità favoriscono la proliferazione di microrganismi patogeni, mentre il sudore e la disidratazione rendono l’urina più scarsa e concentrata, creando le condizioni ideali per il ristagno dei batteri nella vescica”. Un altro fattore che favorisce la comparsa della cistite (e la ricomparsa, come accade a oltre un terzo delle persone che ne soffrono) è il cambio delle abitudini quotidiane, perché in estate lo stile di vita è diverso: i bagni in mare o in piscina, e gli indumenti umidi tenuti a contatto con la pelle, ne favoriscono la comparsa.

Disordini alimentari

Complice del picco di cistiti nei mesi estivi è anche l’alimentazione che spesso in questo periodo è più disordinata del solito. Così, alle volte, possono insorgere problemi intestinali: stipsi ma anche colite, gonfiore, disbiosi in generale, cioè un disordine della flora batterica nell’apparato digerente che facilita l’insorgenza di questo disturbo. Se poi aggiungiamo la disidratazione, che riduce la protezione organica dagli attacchi dei batteri, e lo stravolgimento del ritmo sonnoveglia, che abbassa le difese immunitarie, il gioco è fatto.

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Giusta prevenzione

Quando l’infezione è in fase acuta, l’unica soluzione è la terapia antibiotica che dev’essere sempre prescritta dal medico. Molto si può fare, invece, per prevenire la comparsa della cistite o per evitare i casi di recidiva, frequenti nelle due settimane successive alla fase acuta. La guerra alla cistite comincia dalla tavola. Una dieta sana ed equilibrata può contrastare questo problema. “Bisogna preferire gli alimenti che sono in grado di acidificare le urine in modo da contrastare la proliferazione dei batteri, evitando che aderiscano alle pareti della vescica e favorendone l’eliminazione il più rapidamente possibile”, spiega il professor Cervigni.

Frutti rossi a volontà

Il primo passo è introdurre con il cibo grandi quantità di fibre, fondamentali per mantenere regolare l’intestino, che è un alleato nella battaglia contro la cistite. “Nella maggior parte dei casi, quest’infezione è dovuta alla risalita in vescica attraverso l’uretra di batteri intestinali - prosegue il professor Cervigni -. Per questo è importante non alterare la flora batterica gastrointestinale e mantenere l’intestino efficiente”. Fondamentale è quindi consumare le cinque porzioni (minime) quotidiane di frutta e verdura, dando la preferenza ai frutti rossi (in particolare ai mirtilli) che, essendo ricchi di antociani, sono anche efficaci antibatterici e puliscono le vie urinarie. Molto indicati sono anche gli ortaggi più ricchi d’acqua, come sedano, cetrioli e insalata, che aiutano a drenare e a non fare ristagnare i liquidi.

Fermenti e tanta acqua

Non dimentichiamo che un’altra importante fonte di fibre sono i cereali integrali, da abbinare ai probiotici, batteri che favoriscono l’equilibrio del microbiota e rinforzano la barriera della mucosa intestinale. Quindi via libera ai latti fermentati, ossia agli yogurt arricchiti con ceppi di batteri probiotici, compresi kefir e skyr. Altrettanto importante è bere molto (almeno due litri d’acqua al giorno) perché così si aiuta lo svuotamento della vescica, favorendo così l’eliminazione dei batteri patogeni.

Attenzione a questi cibi

Ci sono alimenti, invece, che sarebbe meglio non consumare o limitare il più possibile. I primi sono quelli che contengono abbondanti zuccheri semplici, (come i dolci, i succhi di frutta e gli alcolici, ma anche lo zucchero e i dolcificanti) perché favoriscono la proliferazione dei batteri. Il secondo gruppo di cibi “a rischio” è rappresentato da quelli che inducono l’infiammazione e, quindi, possono favorire l’irritazione della vescica, rendendola più attaccabile dai microrganismi. Da limitare, quindi, i cibi piccanti, fritti o speziati ma anche il sale e i cibi che ne sono ricchi, come salumi e formaggi stagionati, e le bevande eccitanti, come caffè, tè, guaranà ed energy drink in genere.

 

Cistite: rimedi naturali - Ultima modifica: 2020-07-27T08:21:47+02:00 da Sabina Tavolieri

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