È notizia degli ultimi giorni: l’Istituto Superiore di Sanità ha segnalato un numero crescente di casi di epatite colestatica acuta causati dall'assunzione di integratori alimentari a base di curcuma. Si tratta di un’infiammazione del fegato che può dare, come sintomi evidenti, pruriti ed ittero, cioè colorazione gialla della pelle, da non confondere però con la più conosciuta epatite virale. Al momento i casi segnalati all’ISS sono 15.
La sicurezza della curcuma come pianta medicinale è stata dimostrata da un gran numero di studi scientifici, che ne hanno evidenziato le proprietà salutistiche. Ha, tra le altre, azione antiossidante e antinfiammatoria. Da qui la crescente diffusione come integratore.
I prodotti coinvolti sono confezionati con marchi di diverse ditte il cui elenco, come marchio e numero di lotto, è costantemente aggiornato nella pagina dedicata del sito dell’ISS.
Non sono ancora state scoperte le cause che hanno provocato questi importanti problemi al fegato, che comunque non risultano contagiosi. Ancora non è chiaro se l’agente sia la curcumina in sé oppure sostanze che l’accompagnano nelle diverse formulazioni. Mentre le indagini sono in corso, l’ISS invita i consumatori, a titolo precauzionale, a sospendere temporaneamente l’assunzione dei prodotti elencati.