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Cucina Naturale di gennaio 2026: buon anno!

cucina naturale gennaio 2026

Il nuovo anno si apre con una domanda semplice solo in apparenza: quanto sappiamo davvero ascoltare il nostro corpo? È una presenza costante, silenziosa, spesso data per scontata. Lo abitiamo ogni giorno, ma non sempre lo interroghiamo, e ancor meno gli diamo retta. Mangiamo senza fame, ignoriamo segnali sottili, rimandiamo l’ascolto finché non diventa un’urgenza. Eppure il corpo è un sistema vivo, paziente, capace di adattarsi a lungo, ma anche di parlare con chiarezza quando è il momento. Questo nuovo numero di Cucina Naturale nasce proprio da qui: dall’idea che non esista una regola universale valida per tutti, perché ognuno di noi è unico per storia, sensibilità, abitudini, microbiota. Ciò che per qualcuno è conforto, per un altro può essere fatica. Gli esami spesso non raccontano tutto, mentre i segnali quotidiani – energia, digestione, sonno, lucidità – sì. Imparare a riconoscerli è il primo vero gesto di cura. Tra queste pagine troverete strumenti, riflessioni e racconti che invitano a rallentare, osservare, provare. Perché il corpo non è un meccanismo che si consuma inevitabilmente, ma un sistema che può imparare, ripararsi, rigenerarsi. E ogni cambiamento consapevole è già un passo verso il benessere. Facciamo allora del nuovo anno un’occasione per smettere di trattarci come macchine e iniziare, finalmente, ad ascoltarci davvero. Buon inizio, vi aspettiamo in edicola!

L'editoriale del direttore

 

ASCOLTA IL TUO CORPO

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editoriale gennaio 2026

Quattro parole che abbiamo letto, scritto e ripetuto così tante volte che ormai ci fanno l’effetto del ronzio del frigorifero.

Allora proviamo a prenderle sul serio per un attimo.

Quante volte non abbiamo fame, o ne abbiamo davvero poca, ma mangiamo lo stesso?

Ecco, questo è già non ascoltare.
Ma chi dovremmo ascoltare, esattamente? Il nostro corpo siamo noi, no? Non proprio, o meglio, se non siete ancora ascesi alla quinta dimensione, quello che state facendo
 è parlare da soli con il vostro cervello.
Siamo qui in alto, nella testa, e possiamo allegramente ignorare quello che succede giù nel corpo, a meno che mandi un segnale molto preciso. Non lo ignoriamo quando
sbattiamo un dito del piede contro un comodino: lì ci mette accartocciati sul pavimento a ululare. Ecco, questo è lui. Può metterci in ginocchio quando vuole, e non ascoltarlo
 non è una strategia vincente.

È un coinquilino paziente, il nostro corpo, e mentre silenziosamente gestisce 37 trilioni di cellule ci lascia sbagliare per anni, cercando di adeguarsi alle nostre brillantissime
 idee. Fino a quando all’improvviso arriva con il “te l’avevo detto”, cioè con un mal di stomaco che diventa cronico, un gonfiore, una nebbia mentale che non se ne va.

Ora, lasciando per un attimo da parte il dualismo mente-corpo di Cartesio (anche perché probabilmente lui non doveva fare i conti con il glutine), la verità è che ognuno
 di noi è unico: DNA diverso, microbiota diverso, nonna che cucinava diverso, stress diverso. Quello che per il nostro collega è una cacio e pepe paradisiaca, per noi può
essere una dichiarazione di guerra intestinale.

Gli esami spesso non bastano: sensibilità e intolleranze sono subdole, difficili da immortalare su un referto. Esito: “tutto a posto”: ma il corpo non lo è.
 Per questo il primo, vero, medico di noi stessi siamo noi. Imparare a riconoscere i segnali – la stanchezza che arriva dopo certi cibi, l’energia che invece rimane stabile dopo altri, il sonno che finalmente è profondo – è il gesto di cura più potente che possiamo fare.

E la bella notizia, quella che i nostri medici e nutrizionisti affermano su queste pagine, è che quasi sempre la strada è reversibile. Il corpo non è un conto alla rovescia: è un sistema vivo che impara, si ripara, si rigenera. Leggendo, osservando, provando su di sé, aumenta la nostra capacità di capire davvero cosa ci fa bene e cosa no. E quando capiamo, cambiamo. E quando cambiamo, guariamo.
Quindi sì: facciamo del 2026 l’anno in cui la smettiamo di trattare il corpo come un elettrodomestico e iniziamo ad annotare cosa ci dice. E noi, da queste pagine, continuiamo a dare qualche strumento per capire meglio cosa sta dicendo.

Buon inizio 2026

Cucina Naturale di gennaio 2026 è disponibile in edicola dal 29 dicembre (a 3,90 euro) o in abbonamento nella tradizionale versione cartacea, oppure nella versione digitale, per una comoda e immediata lettura e archiviazione su supporti digitali.

Cucina Naturale di gennaio 2026: buon anno! - Ultima modifica: 2025-12-27T11:34:16+01:00 da Redazione

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