Feste più leggere
Cenoni di Natale e non solo: come non ingrassare a tavola (e vivere felici)

C’è un modo per sopravvivere ai numerosi pasti festivi in famiglia o con gli amici? Dall’antipasto al dessert, ecco qualche mini strategia pensata per ogni portata da adottare quando si è ospiti. Riuscendo così a ridurre le calorie senza sembrare (o sentirsi) a dieta

Foto: Unsplash
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Quando si è ospiti spesso scatta una sorta di obbligo non detto: assaggiare tutto, finire il piatto, accettare il bis, brindare a ogni occasione. Dire di no sembra scortese, e così ci si ritrova a mangiare più del necessario quasi senza accorgersene.

La buona notizia è che, senza fare annunci né attirare l’attenzione, è possibile godersi pranzi e cenoni con più leggerezza. Basta mettere in atto qualche piccola strategia, una per ogni portata, scegliendo quelle che ci fanno sentire più a nostro agio. Nessuna regola rigida, solo buon senso applicato alla festa. Ecco tutti i nostri consigli per non ingrassare a Natale, a Capodanno e in tutto il periodo di festa.

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  1. L’antipasto: non deve diventare un pasto

Ce lo dice la parola stessa: “antipasto” significa prima del pasto e non dovrebbe trasformarsi, per quantità, in un pranzo. Deve rimanere un modo un po’ speciale per aprire il menu e predisporci a quello che verrà. È vero che spesso gli antipasti sono le portate più sfiziose, ma facciamoci una domanda: dobbiamo davvero assaggiarli tutti? Anche quelli che non ci attirano granché, come certe tartine dai colori incerti?

Oppure possiamo selezionare quelli che ci piacciono davvero, preziosi per risvegliare il palato, lasciando che a saziarci sia poi il resto del menu, che sappiamo già essere abbondante. Se tra gli antipasti vengono servite delle crudité di ortaggi, meglio dare loro la precedenza: il nostro corpo ce ne sarà grato.

  1. Il primo piatto: questione di porzioni

In un menu festivo il primo piatto è spesso ricco e scenografico: paste ripiene, risotti, timballi, lasagne... Dal punto di vista nutrizionale una vellutata di verdure o una pasta in brodo sarebbero ideali, ma non sempre è quello che arriva in tavola.

Dal momento che il primo è spesso a base di cereali e quindi piuttosto calorico, ecco due accorgimenti semplici: farsi servire una porzione medio-piccola e, soprattutto, evitare il bis. Visto che il primo è a base di cereali, conviene anche ridurre il pane, così da non sommare carboidrati su carboidrati e lasciare spazio al resto del pasto.

  1. Il secondo piatto: viva le verdure!

Spesso i secondi piatti delle feste arrivano già accompagnati dai contorni. Una buona pratica può essere quella di riempire maggiormente il piatto con questi ultimi, meglio ancora se si tratta di insalate o di verdure cotte (ma non immerse nella besciamella).

Ancora meglio se sono presenti agrumi nell’insalata o nel condimento: apportando così la preziosa vitamina C. Da ricordare che ortaggi come carciofi, cavoli e broccoli sostengono il lavoro del fegato, particolarmente sollecitato in questo periodo. Mangiare tanto – e soprattutto mangiare molti grassi e zuccheri – è infatti uno stress per l’organismo. Cercare di inserire nel piatto alimenti con proprietà antiossidanti e poche calorie come le verdure, è quindi una strategia decisamente sensata.

  1. Il dessert: il bis non serve

Anche per il dolce vale lo stesso consiglio dato per secondi e contorni. Se il dessert viene portato in tavola insieme alla frutta, meglio farsi servire una porzione piccola di dolce e semmai preferire di più la frutta, che resta anche una delle migliori fonti dell’antiossidante vitamina C. E poi sarebbe meglio non fare il bis: l’appetito è soddisfatto ormai da tempo.

Infine, possiamo provare a darci questa regola: una volta chiuso il pasto con il dessert smettiamo di mangiare, ignorando l’arrivo a tavola di biscotti, datteri misti di frutta secca e così via e accettando il classico caffè di fine pasto.

  1. Vini e liquori: calorie “invisibili”

Dall’antipasto allo spumante finale, le bevande alcoliche sono grandi protagoniste dei menu festivi. Diventa facile superare le quantità consigliate: ossia due calici a pasto per gli uomini e uno per le donne. Negli ultimi anni, inoltre, il consumo di alcol è sempre più sotto osservazione per i suoi effetti sulla salute.

Dal punto di vista pratico, un calice di vino da 120 ml equivale, in termini energetici, a circa 30 g di pane o pasta. Ridurre il pane e limitarsi a uno o due calici nell’arco dell’intero pasto è già una strategia efficace. Mentre riempire spesso il bicchiere d’acqua aiuta sia a ridurre l’alcol sia a favorire la digestione. Un ultimo suggerimento sul bicchierino di amaro, vino dolce o superalcolico che vengono offerti a fine menu “per digerire”: non funzionano un granché, anzi affaticano ulteriormente il fegato. Per aiutare la digestione ci sono metodi più sani, che partono dal masticare molto bene gli alimenti, alla postura che non deve comprimere lo stomaco, agli infusi digestivi e così via.

Cenoni di Natale e non solo: come non ingrassare a tavola (e vivere felici) - Ultima modifica: 2025-12-22T07:37:09+01:00 da Barbara Asprea

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