Dieta e stress
Chi beve meno acqua, si stressa di più

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Vi sentite sempre stressati? Tenere a bada il cortisolo può essere semplice come bere un bicchiere d’acqua, secondo un nuovo studio. E se volete anche una marcia in più per il cervello, il tè verde è la bevanda ideale

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso, anche riguardo alla dieta, di come controllare i livelli di cortisolo, conosciuto anche come ormone dello stress. Ciò perché aiuta ad affrontare le situazioni, sia fisiche sia psicologiche, che mettono alla prova. E in effetti aumenta la vigilanza, mobilita energie, alza la glicemia quando serve un boost di vitalità. Ma quando i livelli restano cronicamente alti, il cortisolo diventa un fattore di rischio: può favorire ipertensione, malattie cardiovascolari, diabete, ma anche depressione e disturbi del sonno. Non sorprende, quindi, che la ricerca cerchi strategie per contenerne gli eccessi.

Tra le tante soluzioni possibili per abbassare lo stress, c’è anche un gesto elementare: idratarsi a sufficienza, come ha scoperto un recente studio dell’Università di Liverpool John Moores, pubblicato sul Journal of Applied Physiology.

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Lo studio in breve

Il team di ricercatori ha indagato il legame tra idratazione e risposta allo stress in 75 persone con un’età media intorno ai 20 anni, dividendoli in due gruppi: chi assumeva meno di 1,5 litri di liquidi al giorno e chi invece rispettava le raccomandazioni, pari a circa 2 litri per le donne e 2,5 per gli uomini (totale che include sia le bevande che l’acqua contenuta nei cibi).

Dopo una settimana in cui hanno mantenuto le loro abitudini, i partecipanti sono stati sottoposti a una prova stressante (Trier Social Stress Test) che prevede un colloquio simulato e un compito di calcolo mentale. Entrambi i gruppi si sono sentiti ansiosi e hanno registrato un aumento della frequenza cardiaca, ma solo il gruppo del basso apporto di liquidi ha mostrato un forte aumento del cortisolo salivare, superiore del 50% rispetto agli altri. Interessante notare che le persone di questo gruppo non si sentivano assetate, sebbene presentassero dei segni di disidratazione.

Il ruolo della vasopressina

Secondo i ricercatori, una possibile spiegazione di quanto accaduto è legata alla vasopressina, un ormone che si alza quando il corpo percepisce una carenza di liquidi. La sua funzione principale è quella di aiutare i reni a trattenere acqua per mantenere il bilancio idrico, ma agisce anche a livello cerebrale stimolando il rilascio di cortisolo. In pratica, se l’apporto di acqua risulta insufficiente, l’organismo conserva i liquidi ma allo stesso tempo amplifica la risposta allo stress. Non per niente il responsabile della ricerca, il fisiologo Neil Walsh, ha dichiarato in un articolo universitario: “Se sai di avere una scadenza imminente o un discorso da tenere, tenere una bottiglia d’acqua a portata di mano potrebbe essere una buona abitudine con potenziali benefici per la tua salute a lungo termine”.

I ricercatori sottolineano che ulteriori studi a lungo termine sono necessari, ma i loro dati rafforzano le raccomandazioni attuali che sono state seguite nello studio. Nel dubbio, per capire se si è idratati correttamente basta controllare il colore delle urine: se è chiaro tutto ok, ma se tende al giallo scuro, conviene bere di più.

Anche il tè verde aiuta il cervello

L’acqua resta la base per mantenere l’organismo in equilibrio, ma non è l’unica bevanda utile. Una ricerca giapponese, pubblicata lo scorso anno su Scientific Reports, ha mostrato che una-due tazze di tè verde al giorno possono migliorare la concentrazione e rendere più equilibrata la risposta allo stress. Il merito va soprattutto a due composti tipici di questa pianta: la teanina, che favorisce un rilassamento vigile stimolando le onde alfa cerebrali, e le catechine, antiossidanti capaci di proteggere le cellule dallo stress ossidativo.

Interessante anche la versione tostata, l’hojicha, che nello studio ha ridotto la fatica mentale e fisica nonostante il contenuto più basso di caffeina. Il beneficio potrebbe dipendere da alcune sostanze aromatiche, come le pirazine, che sembrano influire positivamente sull’umore e sulla vigilanza.

Chi beve meno acqua, si stressa di più - Ultima modifica: 2025-09-26T11:42:33+02:00 da Barbara Asprea

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