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La Bottarga che non teme il sodio

bottarga

La passione di Trikalinos rivoluziona la sua tipica preparazione della bottarga

L'origine della bottarga pare essere stata fenicia, anche se il termine deriva dall'arabo, baṭāriḫ (بطارخ) “uova di pesce salate”. Dal punto di vista nutrizionale, la bottarga è un alimento privo di carboidrati, ma ricco di grassi (circa il 60%) e proteine (circa il 40%), che gli conferisce un elevato valore energetico.

È proprio durante la fase della salagione, che Trikalinos pone la sua massima cura. Considerando che 100 g di uova di cefalo (o di muggine), conservate sotto sale ed essiccate all'aria, possono contenere fino a 1500 mg di sodio, è preoccupante. Molti potranno dire che si tratta di un numero come un altro, se non fosse che 1500 mg corrispondono esattamente al nostro fabbisogno giornaliero di sodio.
Il sodio è l’agente caratterizzante di questa specialità, ma rischiava di penalizzarla. Così Trikalinos, con il suo innovativo processo di produzione, riduce al minimo il sale aggiunto, sfruttando quello già contenuto nel prodotto di base.

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Dopo la stagionatura, il prodotto viene ricoperto da una serie di strati di cera d’api. Un elemento insolito da impiegare per questa preparazione, ma non meno funzionale. Anzi, grazie alla sua azione antimicotica e batterica, la cera d’api è una barriera contro l’umidità, rispetta i sapori e preserva un alto valore nutritivo.

 

La Bottarga che non teme il sodio - Ultima modifica: 2022-07-22T12:24:29+02:00 da Sabina Tavolieri

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