Dimenticate le solite patate: quelle dolci arancioni sono tutta un’altra storia. Il loro colore brillante non è solo una questione estetica, è il segno della presenza di betacarotene, lo stesso antiossidante che troviamo nelle carote e nella zucca. Tradotto: aiutano la pelle a difendersi dai radicali liberi e sono perfette nei mesi invernali, quando abbiamo tutti bisogno di un piccolo boost di energia e buonumore.
E non è finita qui: contengono fibre che tengono a bada la fame e zuccheri “buoni” che rilasciano energia in modo graduale, evitando i classici cali post-pranzo. Morale? Sono dolci, sì, ma senza fare disastri.
Come sceglierle, pulirle e conservarle
Sceglietele sode, compatte e senza grinze: la buccia deve essere liscia e intatta, di un bel colore arancio-ramato. Evitate quelle troppo grandi (spesso sono più fibrose) e preferite patate di media dimensione, perfette per cuocere uniformemente.
Pulirle è facilissimo: basta spazzolarle sotto l’acqua corrente per eliminare la terra e asciugarle bene. Potete usarle con o senza buccia, ma se volete mantenerla vi consigliamo una spazzola morbida e una cottura al forno, così diventa irresistibilmente croccante.
Per conservarle, tenetele fuori dal frigorifero, in un luogo fresco e asciutto: l’umidità le fa germogliare più in fretta e rischia di rovinarne la dolcezza.
Dal salato al dolce, sempre protagoniste
Le patate dolci arancioni si adattano a tutto: dalle ricette più rustiche ai piatti raffinati, fino ai dessert più golosi. Noi ve ne proponiamo 5, tutte diverse ma con un denominatore comune: quel tocco dolce-salato che conquista al primo morso.




