Consorzio Marche Biologiche
Innovazione per il biologico marchigiano


Biodiversity2food un progetto per l'innovazione della filiera marchigiana specializzata nella coltivazione dei seminativi con metodo biologico

Grande successo per il convegno sul biologico e la filiera organizzato il 17 dicembre a Montefelcino dal Consorzio Marche Biologiche: progetto Biodiversity2food. I risultati sono stati illustrati nel corso del convegno conclusivo tenutosi a Montefelcino (PU), presso il Ristorante il Torchio. L’iniziativa è inserita nel Progetto Integrato di Filiera Agroalimentare “Filiera marchigiana per la valorizzazione dei seminativi biologici”, PSR Marche 2014/2020, Sottomisura 16.2. – Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie.

Un contributo anche per il nuovo Distretto Biologico Marche, costituito per iniziativa della Regione: nel corso del convegno, il vice presidente della Giunta regionale e assessore all’agricoltura Mirco Carloni ha sottolineato l’importanza del Distretto nel promuovere il biologico marchigiano, evidenziando il ruolo da protagonista del Consorzio in questo disegno.

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Per ogni fase della filiera sono state individuate le principali criticità e fornite soluzioni: dalla coltivazione (gestione della rotazione colturale e modalità di semina) alla scelta delle sementi (recupero e caratterizzazione delle varietà antiche, selezione e moltiplicazione di nuovo materiale genetico adatto per il sistema biologico), dalla trasformazione dei cereali (prove di molitura e pastificazione per migliorare la qualità dei prodotti) al monitoraggio della sostenibilità economica (costi di produzione e distribuzione del valore aggiunto lungo la filiera), dalla sostenibilità ambientale (uso di mezzi tecnici e consumo di energia) alle strategie di comunicazione.

La filiera specializzata nei seminativi biologici promossa dal Consorzio Marche Biologiche coinvolge oltre 400 aziende, per un totale di 35.000 ettari di SAU (Superficie Agricola Utilizzata), di cui 8.000 contrattualizzati in filiera (5.000 ettari di cereali, a seguire colture oleaginose, proteaginose e foraggere da seme); si tratta dunque di una filiera di notevole importanza nel territorio regionale.

Innovazione per il biologico marchigiano - Ultima modifica: 2021-12-20T11:02:19+01:00 da Redazione

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