Autunno, esploriamo insieme le strategie per "nutrire" il sistema immunitario: dai consigli di prevenzione alle ricette che aiutano ad affrontare la nuova stagione in modo gustoso e sano.
L'editoriale del direttore
Self e non-self
Tutto quello che entra nel corpo, come spiegheremo nelle pagine successive, viene inizialmente considerato estraneo, cibo compreso. L’elemento estraneo stimola una reazione, debole o intensa a seconda di cosa si stia effettivamente insinuando attraverso l’esofago, le vie respiratorie, la pelle o anche attraverso la mente.
Immunità significa resistenza: abbiamo nel corpo dei guardiani che ci garantiscono difesa e resistenza alle intromissioni esterne. Quando nell’apparato digestivo entra una mela appena colta, l’esercito di guardiani neanche si disturba a salutare. Rimane seduto, lascia transitare allo stomaco, buongiorno e arrivederci. Quando ingurgitiamo la ventesima patatina industriale piena di sale e zucchero tocca invece intervenire e lavorare. Più il cibo è distante dalla natura, più il sistema reagisce, lavora e consuma energia.
Il problema è che se tutti i giorni ti occupi delle pulizie di superficie non riesci mai a dedicarti a quelle profonde. Se ogni santo giorno devi sistemare tutta la casa non ti metterai mai a sfoderare i divani distrutti dai tuoi gatti e rimarranno bucherellati per anni (ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale).
Ovvero: se il nostro esercito immunitario è piazzato quotidianamente a lavorare su tutta la scala Richter delle schifezze alimentari che allegramente portiamo alla bocca, il corpo avrà meno tempo ed energia per dedicarsi alla routine di riparazione sottostante o a questioni più serie di salute.
Ma l’elemento estraneo (non-self) non è solo il cibo. Lo è anche l’aria inquinata che respiriamo, i detergenti e i cosmetici che usiamo, e soprattutto quello che assorbe il nostro cervello come le notizie, gli eventi, le parole che ascoltiamo, le immagini che osserviamo. Una brutta notizia, un amico che ci scarica cento chili di paranoie, un powerpoint di 100 pagine sono forse peggio da digerire di un infuso di peyote. Una parola velenosa entra come una tossina e il sistema deve impiegare energia per smaltirla. Ma se non possiamo evitare di sentire e vedere (difficile tappare le orecchie o il cervello), possiamo certamente evitare di ingozzarci di non-self. Il ricettario di questo mese abbonda di ricette più naturali ed equilibrate possibile, con tutti i “senza”, in grado di non allertare il sistema immunitario e di non farci sprecare preziose energie.
Chiara Fumagalli
Cucina Naturale di ottobre è disponibile in edicola dal 26 settembre (a 3,90 euro) o in abbonamento nella tradizionale versione cartacea, oppure nella versione digitale, per una comoda e immediata lettura e archiviazione su supporti digitali.
