Con l’arrivo dell’autunno le giornate sono più corte, il freddo si fa sentire, il sonno è onnipresente e spesso ne risente anche l’umore. C’è una soluzione? Certo, arriva dalla tavola!
Avete mai provato a non dormire per uno o addirittura due giorni consecutivi? Innanzitutto la testa sembra riempirsi di una sostanza nebbiosa, in cui i pensieri galleggiano ubriachi e confusi.
Il primo effetto evidente è che non sopporti più nessun essere umano, il secondo è la perdita progressiva del vocabolario. Cerchi tra i neuroni la parola “confermare” e ti esce “…fare”. Riduci tutti i verbi della grammatica italiana al semplice “fare” finché arrivi a “cosare” e a quel punto - consapevole di parlare come i puffi - decidi di tacere.
Pensi però di essere tutto sommato stanca ma lucida: errore. In realtà ogni conversazione e ogni testo scritto di tuo pugno sono fuori controllo. Ti servirebbe un’opzione del cellulare che blocca i tasti invia e inoltra di ogni applicazione esistente per non commettere sciocchezze, scrivere quello che non dovresti scrivere, prendere decisioni che non dovresti prendere.
Poi perdi anche un po’ di emozioni, sentimenti, sensazioni fisiche. Non ti fanno male le gambe, non hai le braccia stanche, semplicemente non le senti.
Siamo al giorno dopo, hai dormito. Dovresti sentirti meglio: altro errore. Il giorno dopo sei intorpidita, la mente è vuota ed è come se qualcuno ti stesse passando l’aspirapolvere in testa. Ti alzi dal letto e devi controllare la patente per ricordarti il tuo cognome, inizi la giornata e sei l’esoscheletro del nulla. Parli ancora con dieci parole del vocabolario di cui una è “boh”, e ti chiedi per quanti giorni il tuo corpo ti farà pagare questo sgarro.
Il corpo ha le sue regole, una di queste è il sonno ristoratore. Il tuo cervello decide di non rispettarla per un giorno? L’organismo ti ripaga con un periodo successivo di malessere, svariati problemi e soprattutto ti manda in pappa il caro cervello decisionista di cui sopra. Allo stesso modo non possiamo decidere di bere indefinite quantità di alcolici senza pagarne il prezzo, o di mangiare quello che vogliamo tutti i giorni.
Sembra una prigione, un lavoro faticoso, ma in realtà è la disciplina della terra, come spiegheremo tra poche pagine. Ed è quella che ci fa evolvere. Nel ricettario di questo mese, menu che regolano i contrasti e menu che regolano il sonno, rilassanti, confortanti; ricette ricche di alimenti con proprietà distensive e in grado di produrre un riposo di qualità, perché il cibo influenza molto il sonno, e, spesso, anche i sogni.
Chiara Fumagalli
Cucina Naturale di novembre è disponibile in edicola dal 24 ottobre (a 3,90 euro) o in abbonamento nella tradizionale versione cartacea, oppure nella versione digitale, per una comoda e immediata lettura e archiviazione su supporti digitali.
Un assaggio del numero
Sempre interessante le ricette
Bellissima rivista
Grazie <3