Lo coltivo da me
Una composizione stile slow

slow flower
Foto Puscina Flowers
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L’inizio dell’autunno è un momento magico per i fiori e per le composizioni floreali. Se volete portare a casa un po’di colore, ecco come fare un mazzo bellissimo ed ecologico come quello della foto

Settembre è ricchissimo di fiori, perfetti da usare come centrotavola o per decorare qualsiasi angolo della casa. L’importante è usare quelli di stagione, che durano più a lungo e hanno un impatto ambientale minore. L’ideale sono i fiori a chilometro zero, quelli che crescono nei campi, sul balcone o in giardino. Dopo il caldo dell’estate le dalie in questo periodo danno il meglio di sé e come loro le zinnie, gli anemoni, i cosmos, le rose rifiorenti. Se non li avete a casa potete cercare una delle tante flower farm sparse per la penisola che aderiscono allo Slow Flower. È un movimento che ha applicato i principi di Slow food alla floricoltura e coltiva, senza pesticidi, solo fiori di stagione.

Se vi piace andar per campi a settembre troverete le margheritine degli aster selvatici, bianche o azzurre, che crescono in cespugli esuberanti. Stanno sbocciando anche i fiori gialli dei topinambur, che si possono cogliere senza remore perché sono invasivi e ormai onnipresenti. Intanto si può ancora trovare la malva e la carota selvatica con i suoi ombrelli composti da delicati fiorellini. Non dimenticatevi di prendere anche qualche bel ramo verde, ma anche graminacee, bacche, radici levigate e perfino piume per ottenere effetti mai banali.

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Come fare il mazzo

Foto Puscina Flowers

Una composizione floreale in genere è costituita da grandi fiori d’impatto che svolgono il ruolo dai protagonisti, da specie più piccole che hanno la funzione di ausiliari e da una parte verde che costituisce l’ossatura.

Cominciate la composizione con una base di rami verdi che definisce l’ampiezza dell’opera e più o meno l’altezza. Poi aggiungete i fiori protagonisti, in questo periodo dell’anno sono le grandi dalie, come nella nostra foto, ma potrebbero essere anche rose o echinacee. Ne bastano pochi esemplari e costituiscono il cuore della composizione. Gli ausiliari servono a dare leggerezza come i candidi anemoni, o a dare movimento come lo slancio della scabiosa lilla in alto a sinistra, oppure a collegare le varie parti della composizione, come le piccole dalie della foto.

I mazzi monocolore o quasi sono i più eleganti. Per un'atmosfera informale scegliete invece 3 o 4 colori diversi. Se abbinate i toni chiari agli scuri date profondità alla composizione, se invece accostate tonalità calde e fredde otterrete più movimento.

Non abbiate fretta, datevi il tempo di osservare i singoli fiori e le loro interazioni. Solo così avrete un risultato felice.

Come scegliere il contenitore

Non è detto che debba essere un vaso: bottiglie, bicchieri, cestini, innaffiatoi possono ispirare composizioni memorabili. La regola però vuole che la parte floreale della composizione sia almeno alta e larga come il contenitore, altrimenti è lui a prendere il sopravvento.

I floral designer attenti all’ambiente hanno ormai abolito la tradizionale spugna di plastica da fiorista, che non viene quasi mai riciclata. Per sostenere la composizione usano invece la rete da pollaio. Si compra nei magazzini del fai da te ed è una rete d’acciaio flessibile, da appallottolare e mettere nel vaso.

Come conservare i fiori

L’inizio dell’autunno è un momento ideale per i fiori recisi perché non sopportano le correnti d’aria, il sole diretto o il caldo eccessivo dell’estate. E neppure gli ambienti troppo umidi o troppo secchi. Amano invece il fresco della notte: metteteli sul balcone quando andate a dormire. Se volete che durino a lungo cambiate spesso l’acqua, aggiungete 1 o 2 cucchiai d’aceto e 1 cucchiaino di zucchero. Togliete le foglie ai gambi perché, se finiscono sott’acqua, marciscono e con loro tutta la pianta.

 

 

 

 

Una composizione stile slow - Ultima modifica: 2021-09-23T08:32:29+02:00 da Sabina Tavolieri

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