L'issopo era già molto apprezzato dagli antichi romani, che lo usavano sia in cucina che come disinfettante. È una pianta tipicamente mediterranea, ma ormai cresce in tutta Italia in pianura e in collina. Negli ultimi decenni ha rischiato di essere dimenticato, ma con la riscoperta degli aromi in cucina e della coltivazione casalinga sembra stia conoscendo una nuova primavera. È un piccolo cespuglio alto circa 50 cm che tende a crescere soprattutto in larghezza. Sboccia ininterrottamente da luglio fino all’arrivo dell’autunno. I fiori in natura sono blu, ma esistono anche delle varietà a fiore rosa o bianco.
Ha un profumo è balsamico che piace molto alle api, da cui nasce un miele molto aromatico.
In cucina si usano soprattutto le foglie, il loro sapore ricorda vagamente sia il rosmarino che la menta, ma il gusto è più deciso e intenso. È un classico del bouquet di aromi che serve per gli arrosti, per le marinature, ma anche per le panature. Si può usare a grandi linee come alternativa al rosmarino. Anche i fiori sono commestibili, il sapore è simile alle foglie, ma più delicato. È perfetto crudo aggiunto alle insalate di ogni tipo.
In più la fitoterapia gli riconosce molte proprietà, per esempio aiuta la digestione, sia aggiunto ai cibi che in una tisana dopo pasto.
È una pianta resistente e a prova di pollice nero, sia in vaso che in giardino. Se lo comprate adesso aspettate settembre per trapiantarlo in una fioriera o in giardino. Potrà sfruttare l’autunno per radicare, in modo da partire con slancio la prossima primavera. A differenza di molte aromatiche è una specie perenne che sopporta molto bene anche il freddo, oltre che il caldo.
Una pianta che ha poche esigenze
Posizione
Essendo originaria del Mediterraneo ama il sole pieno, ma riesce a crescere senza problemi anche in mezz'ombra.
Terreno
Ha bisogno di un terreno sciolto, arricchito da sassolini e drenante. Se il vostro giardino ha una terra molto compatta alleggeriscila con torba e ghiaia. Se lo fate crescere in vaso usate un terriccio universale di qualità e verifica che contenga anche lapolli, o perlite, o pomice.
Acqua
Non ne serve molta, è una delle specie che resiste bene alla siccità. Anzi il problema maggiore sono i ristagni d’acqua, per cui meglio bagnare sempre a terreno asciutto. Durante le prime settimane dopo il trapianto però il terreno deve rimanere sempre leggermente umido per favorire il radicamento.
Fertilizzanti
In natura cresce nei suoli poveri, questo non significa che non apprezzi un po’ di concime. L’ideale è usare del buon compost o del letame in pellet all’inizio della primavera.
Potature
Non bisogna averne paura, perché le sopporta piuttosto bene. All’inizio della primavera è di rigore perché d’inverno secca completamente, quindi i rami vanno tagliati rasoterra per lasciare spazio alla nuova vegetazione. Se tornando dalle vacanze lo trovate un po’ secco tagliate pure i rami completamente secchi, si riprenderà velocemente velocemente.
Malattie
Se la stagione è molto umida può essere attaccato da funghi come l’oidio o la ruggine. Per evitarlo cercate di non bagnare le foglie quando innaffiate.
I contenitori
Il vaso deve avere almeno 20 centimetri di diametro, sta bene anche nelle ciotole dove tende a occupare tutto lo spazio. Se viene coltivata in vaso avrà bisogno di una quantità d’acqua maggiore e costante, sempre però a terreno asciutto.