Il piccante alla specie umana è sempre piaciuto. Ecco perché da sempre le popolazioni dei vari continenti hanno selezionato le erbe selvatiche dal sapore piccante, le hanno coltivate nei loro orti e le hanno inserite nelle loro ricette.
"Ormai queste specie si trovano anche in Italia nei vivai specializzati in erbe aromatiche", spiega Enrico Parolo di Geel Floricultura. "Spesso si tratta di piante che sono decorative oltre che buone. E si coltivano anche in vaso sul balcone con del comune terriccio universale". Eccone 5 da coltivare e assaggiare.
1 Dal Giappone il wasabi
La specie è proprio quella da cui si ricava la pasta verde che si mangia con il sushi. La Wasabia japonica cresce lungo i corsi d'acqua, ama i climi freschi, una posizione all'ombra, un terreno sempre umido e non patisce il freddo. Coltivala in vaso con del terriccio universale. Le foglie puoi mangiarle fresche in insalata, hanno lo stesso sapore della pasta, ma meno intenso. Per assaggiare la radice, da cui si ricava il wasabi che tutti conosciamo, devi invece aspettare. All'arrivo della prossima primavera ricordati di rinvasare la pianta. Estrai le radici e dividile in due, quelle più fresche le interri per avere una nuova pianta, quella più grossa e vecchia la grattugi e la mangi.
2 Dalla Cina il cha plu
Così lo chiamano in Cina, anche se il nome botanico è Piper sarmentosum. È una pianta facile e produttiva, con foglie verdi, lucide e a forma di cuore, molto decorative. Ha bisogno di una posizione all'ombra, ma che sia molto luminosa, e di essere bagnata solo quando il terreno è asciutto, evitando accuratamente i ristagni. Soffre il freddo quindi va ritirata al coperto in inverno, diradando le innaffiature. Le foglie sono pepatissime ma al tempo stesso molto aromatiche. Oltre che nelle insalate, o nelle verdure in umido, puoi usarle per fare involtini di riso o di carne. Sono ricche di antiossidanti e la medicina cinese le considera un efficace antinfiammatorio.
3 Dal Centro America la hoja santa
I messicani adorano il Piper auritum. E se strofini le foglie lo amerai anche tu perché sentirai un profumo esotico che è un mix di anice stellato, noce moscata e pepe. È una specie bella e robusta, che cresce vigorosa. In Messico diventa alta anche 3 metri, in Italia se la coltivi in vaso non supera il metro e mezzo. L'importante è non metterla al sole e bagnarla quando il terreno è secco. Le foglie hanno un sapore aromatico e delicato che ricorda il finocchietto, ma che ha in più una leggera piccantezza. In Messico la aggiungono fresca e tritata ai piatti di carne e pesce. Oppure usano le foglie come piatto, perché crescendo diventano grandi. In Italia alcuni la utilizzano al posto del basilico per fare un pesto piccante.
4 Dall'Europa del Nord il cren o rafano
È una pianta decisamente europea e le sue radici grattugiate sono solo leggermente meno forti del wasabi. È molto conosciuta nei paesi del Nord Europa, ma una volta era diffusa anche in Italia. È il momento di riscoprirla. Non è particolarmente bella da vedere, ma se vuoi un raccolto abbondante è l'ideale. Ricorda però che ama le posizioni soleggiate, i terreni ben concimati e acqua moderata. Grattugia le radici per accompagnare i bolliti o i formaggi freschi. Usa le foglie per insaporire l'insalata, oppure le puoi mettere in infusione nell'olio extravergine di oliva per creare un blend piccante e sofisticato.
5 Dal Mediterraneo il cavolo senape
Quando ne assaggi le foglie percepisci ha un vago sapore di cavolo fresco e in un secondo tempo arriva una piacevole piccantezza, che ricorda la senape. In realtà non appartiene alla famiglia dei cavoli e il suo nome botanico è Lepidium latifolium. È una specie a prova di pollice nero perché è davvero facile da coltivare. Non teme né il freddo e né il caldo, cresce bene in pieno sole ma tollera anche l'ombra luminosa. Resiste perfino alla siccità, ma se lo cresci in vaso va innaffiato a terreno asciutto. L'ideale però è piantarlo nell'orto o in giardino, dove diventa alto anche 1,50 metri. Non è una pianta bellissima ma il sapore è buono. Si mangia appena colta in insalata o si aggiunge alla misticanza.