Lo coltivo da me
Elleboro, il fiore dell’inverno

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L'elleboro, a differenza delle altre specie, ha scelto proprio questa stagione per sbocciare. Noi vi spieghiamo come farli durare fino all’arrivo della primavera

In questo periodo i garden center sono pieni di ellebori. Non potete non notarli, la loro poesia e la loro eleganza spicca su tutte le altre piante.

Sono fiori antichissimi, ne sono state trovate tracce anche a 2,3 milioni di anni fa. L'origine è nel Caucaso ma la maggior parte vive da millenni in Europa. Molte specie sono infatti vagabonde: viaggiano riseminandosi da sole in un'area sempre più vasta. Alcune varietà spontanee si trovano facilmente anche nei nostri boschi. Spesso hanno i petali verdi e sbocciano alla fine dell’inverno in mezzo alle chiazze di neve. I più belli però sono gli ibridi creati mixando in modo naturale diversi tipi. Ne esistono di molti i colori, bianchi, rosa, gialli o maculati. Per essere sicuri di avere successo nella coltivazione però bisogna scegliere la varietà più adatta alle proprie esigenze. Ecco come orizzontarsi.

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In casa scegliete la Verboom beauty

L'unica specie che può resistere al caldo dei nostri appartamenti è un ibrido molto recente, che si chiama Verboom beauty. La si compra già fiorita e se la si tratta bene continuerà a produrre sempre nuovi fiori per altre 4-6 settimane. Sistematela in un posto luminoso ma senza sole diretto e bagnate quando il terreno è asciutto in superficie. In primavera, passato il rischio di gelate notturne, può essere piantata in giardino o messa in vaso sul terrazzo.

 

Sul balcone sbizzaritevi con gli orientali

Se vi piacciono i colori, l’ideale sono gli Helleborus orientalis, che producono fiori gialli, rosa e viola scuro ma esistono anche varietà speciali con fiori maculati. I suoi fiori compaiono solitamente da fine gennaio ad aprile. Dalla loro ibridazione sono nate le varietà più belle. Come la Anna's Red che, per il colore intenso e il vigore della pianta, è una delle più richieste. Ricordate che non ama i cambiamenti, quindi una volta scelta la posizione giusta non spostatela più.

 

Nelle aiuole giocate con il bianco e il nero

Per una bordura stile optical alternate varietà a petali bianchi con quelle nere. Paradossalmente il più classico degli ellebori bianchi si chiama Helleborus niger. I petali sono candidi però, sono le radici a essere nere e a dare il nome all'intera pianta. È una specie spontanea in Europa ed è una delle più precoci, fiorisce da fine dicembre a febbraio. Di varietà a petali scuri ce ne sono parecchie ma Helleborus Onyx Odyssey è fra le più belle. Il suo colore è ricco di tonalità e fiorisce da gennaio a marzo.

 

Il giardino è per le specie botaniche

Se amate il prato naturale fatevi tentare dalle specie botaniche, quelle che crescono selvatiche nei boschi e nei prati. Piantatele in piena terra, se trovate l'habitat adatto possono anche diventare spontanei e moltiplicarsi. In genere hanno teneri petali verde chiaro, come Helleborus viridis che fiorisce da febbraio a maggio.

 

 

Le 4 regole del successo

1 Si sviluppano bene in una posizione semi ombreggiata. In giardino l'ideale è sotto una pianta, che lasci passare il sole in inverno e crei un'ombra luminosa d'estate. Se l'elleboro è in vaso, l'importante è che prenda poche ore di sole, possibilmente la mattina.

2 La terra deve essere leggera e sciolta. Nel vaso sul balcone scegliete del terriccio universale di qualità che contenga anche pomice. In giardino, scavate una buca profonda il doppio del vaso in cui avete comprato l'elleboro. Se il terreno è molto compatto, rendetelo più sciolto aggiungendo del terriccio universale con pomice.

3 Innaffiate a terreno asciutto, evitando i ristagni. In autunno e in primavera concimate con del fertilizzante a lenta cessione per piante fiorite. Spargetelo in modo che non sia a contatto con il colletto della pianta.

4 Togliete sempre le foglie vecchie o rovinate così ridurrete la possibilità di attacchi fungini e la pianta manterrà un aspetto gradevole.

 

 

 

 

Elleboro, il fiore dell’inverno - Ultima modifica: 2022-01-28T08:50:56+01:00 da Sabina Tavolieri

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