Siamo sinceri quelli dell'echinops non corrispondono all'idea che generalmente abbiamo di un fiore, sembrano quasi piovuti da un altro pianeta. D'altra parte per resistere ai roventi raggi estivi hanno dovuto assottigliare i petali, fino a farli assomigliare a spine, e dotarsi di foglie grigio verdi. Il nome Echinops in greco vuol dire riccio e infatti l'aspetto è proprio quello. D'altra parte in natura crescono nei luoghi aridi, sassosi e pietrosi del Mediterraneo e del Medio Oriente. Alcuni crescono perfino in Abissinia. Non è una famiglia molto numerosa, è composta da alcune specie e parecchie varietà, quasi tutte nelle sfumature del viola, del blu e solo alcune di colore bianco crema. Le due più apprezzate sono l'Echinops ritro e l'Echinops bannaticus.
La prima è la più adatta al vaso perché non supera gli 80 centimetri e fiorisce da agosto a ottobre. La seconda è più adatta per i giardini, dove si fa notare grazie anche alla sua altezza, che può superare il metro, con una fioritura che comincia a luglio e continua fino alla fine di settembre. I fiori sono molto belli anche una volta secchi. Puoi lasciarli sul ramo fino a fine stagione oppure tagliarli e creare composizioni dall'aspetto particolare e ricercato. Entrambe le specie sono piante perenni e resistenti, che crescono in tutta Italia e sono adatte anche ai pollici non proprio verdi.
Così le valorizzi
In terrazzo l'ideale è coltivarla in una fioriera piuttosto grande insieme ad altre specie, perché le foglie spinose e un po' disordinate non sono molto decorative. Occorre accostarla a una o più piante basse che le nasconda.
Potete creare un effetto davvero particolare se abbinate l'Echinops a un Eryngium. È una pianta che non ha solo le stesse esigenze, ma ha anche un aspetto ugualmente strano e spinoso. Sta bene anche con la festuca, un cespuglietto tondo fatto di fili d'erba su cui svettano delle spighe.
In giardino il posto migliore per un echinops è il bordo misto. È la tipica aiuola inglese che in genere corre di fianco a un vialetto e ospita varietà di fiori in miscuglio, con un effetto molto naturale. Si addicono soprattutto erbacee perenni che fioriscono in periodi diversi e creano macchie di colore molto vivaci ed estive. Qui le foglie spesse e pungenti dell'Echinops rimangono nascoste e i capolini colorati sono esaltati al massimo. Uno dei fiori con cui si accompagna meglio è l'achillea, perché è leggera e aerea con la sua infiorescenza a ombrello. Le margherite gialle della Rudbeckia che fioriscono per tutto l'autunno, creano un bel contrasto con il viola. Stanno molto bene anche le aromatiche e le specie mediterranee, come la Salvia Caradonna dai fiori violetti, o la Nepeta cataria.
Così la fai felice
Posizione
È una pianta davvero poco esigente, però bisogna assecondare la sua natura e garantirgli una posizione soleggiata per la maggior parte della giornata.
Terreno
Si adatta anche ai terreni più poveri, ma non ama i ristagni. In giardino aggiungete sassolini di fiume se il tuo terreno è molto argilloso e compatto. In vaso puoi arricchire un terriccio universale con della sabbia. Niente argilla espansa sul fondo perché assorbe l'acqua e mantiene troppo umido il terreno, piuttosto della ghiaia.
Acqua
Bagnate senza esagerare, facendo in modo che il terreno rimanga sempre fresco. Per capire quando è il momento giusto di innaffiare poggiate il palmo sul terreno, non deve essere umido al punto da bagnare il palmo ma nemmeno completamente secco.
Concime
Se la mettete in giardino non ha bisogno di nutrimento extra, ma in vaso va concimato ogni 15 giorni, durante la fioritura con un fertilizzante per piante da fiore.
Vaso
Se decidete di coltivarlo sul terrazzo scegliete un contenitore con un diametro o un lato di almeno 40 centimetri. No al sottovaso, l'acqua che rimane impedisce alle radici di respirare, oppure svuotatelo dopo ogni annaffiatura.
Potature
Poco prima dell'inverno va tagliata tutta la parte secca, così riprenderà con facilità in primavera.
Con il contributo e le foto di Vivai Priola