Veder sbocciare un fiore è una piccola magia, specie quando fuori è tutto grigio e freddo. Da molto tempo siamo riusciti a garantirci questo spettacolo facendo fiorire i bulbi in casa. I primi, e in assoluto i più famosi, sono i giacinti, che venivano coltivati al chiuso già alla fine del 1700. Oggi sono ancora la specie preferita per la casa, seguiti da altri, altrettanto affascinanti. Vediamo come procedere bulbo per bulbo.
Muscari, facili e aggraziati
Sono piccoli, in genere non crescono più di 20-25 cm, ma le infiorescenze triangolari bianche o azzurre sono davvero irresistibili. Prima di interrarli hanno però bisogno di essere messi… in frigorifero (vedi box Primo step in frigorifero). L’ideale è crescerli in gruppo, almeno sei-sette, riunendoli in una ciotola di almeno 10 cm di diametro. Il recipiente migliore è di vetro, così si possono anche vedere bulbi e radici al lavoro.
Riempite il contenitore con uno strato di ghiaia di almeno 3 cm e posate sopra uno strato di terriccio di circa 5 cm. Interrate il bulbo parzialmente e bagnate fino a che l’acqua non raggiunge la sua base. Mettete il vaso in un posto luminoso ma non al sole e rabboccate man mano che il livello dell’acqua scende.
Amarillis, il fiore che incanta
Hanno bulbi molto grandi, ma i fiori sono altrettanto eclatanti e la fioritura può durare anche più di un mese. Tutti lo chiamano amarillis, ma il suo vero nome è hippeastrum e normalmente fiorirebbe a fine primavera.
Scegliete un bulbo piuttosto grosso (più sono grandi e più fanno fiori) che non appaia troppo rinsecchito e un vaso che vi permetta di lasciare uno spazio di circa 5 cm di terra fra il bulbo e il bordo. Piantatelo lasciando fuori il colletto, in modo che sia interrato per due terzi. Mettete l’amarillis in una posizione luminosa. Innaffiate abbondantemente, ma aspettate che il terreno sia quasi asciutto prima di bagnare di nuovo. I primi fiori arriveranno nel giro di quattro settimane.
Giacinti, gli evergreen
Sono i più semplici da far fiorire anche perché sono i più rodati ma vanno, prima di essere invasati, messi in frigorifero almeno 15 giorni (vedi box Primo step in frigorifero). Crescono benissimo in idrocoltura, specie se si usa l’apposita caraffa, che ha lo spazio per lasciare in acqua le radici e un supporto per tenere il bulbo all’asciutto. Altrimenti qualsiasi bicchiere alto e stretto, anche un lungo flute, va benissimo. L’importante è che il bulbo si bagni il meno possibile, altrimenti marcisce, e che alle radici non manchi mai l’acqua. Nel giro di un mese potrete avere già i primi boccioli.
Narcisi, provate i tazetta paperwhite
Sono i migliori per l’idrocoltura domestica. I fiori bianchi e piccoli sono anche profumati, una vera rarità per un narciso. A differenza della maggior parte dei bulbi non hanno bisogno di essere messi in frigorifero.
L’ideale è coltivarli in idrocoltura. Danno il meglio di sé in un vaso di vetro trasparente del diametro di 10 cm, alto circa 30 cm. Riempitelo di sassi per uno spessore di almeno 5 centimetri e appoggiatevi sopra 3-4 bulbi. Poi aggiungete altri sassolini per coprirli parzialmente. Mettete acqua in modo che la base dei bulbi sia bagnata. Le radici si faranno strada fra i sassi e a voi non resterà che rabboccare con l’acqua quando il livello scende. Per la prima settimana non hanno bisogno di molta luce ma, una volta cresciute le radici, metteteli in una posizione molto luminosa.
Primo step? In frigorifero!
L’unico modo per far germogliare fuori stagione molti tipi di bulbi è la vernalizzazione, un metodo che sfrutta i loro meccanismi di crescita. Vanno avvolti in un fazzolettino di carta, che protegge dalla luce e assorbe l’umidità in eccesso, e poi in uno di plastica, che al contrario evita l’eccessivo essiccamento. Si mettono nello scomparto del frigorifero dedicato alle verdure per almeno due settimane. Il freddo li convince di essere in inverno, il buio di essere sotto terra. Quando li si estrae, il caldo e la luce dei nostri appartamenti simulano la primavera e quindi iniziano a germogliare. Un innocuo inganno bello e profumato!
